L’aumento di capitale finalizzato all’acquisizione di GE Water Suez, Caltagirone aderisce alla ricapitalizzazione
pIl gruppo Caltagirone parteciperà, insieme agli altri azionisti Engie e CriteriaCaixa, all’aumento di capitale da 750 milioni di euro che la francese Suez ha deciso di mettere in pista per finanziare la maxi-acquisizione da 3,2 miliardi di euro, in tandem con la Caisse de dépôt et placement du Quebéc (Cdpq), di GE Water, il ramo di General Electric che opera nella gestione e nel trattamento delle acque industriali. È quanto si legge nel comunicato sui risultati trimestrali diffuso ieri dal colosso transalpino. La ricapitalizzazione che coinvolgerà, come detto, anche la holding capitolina, attualmente terzo socio di Suez con il 3,5% dopo Engie (32,6%) e Caixa (5,7%), è uno dei tasselli con cui il gruppo francese finanzierà l’operazione. Una parte delle risorse, infatti, è già stata garantita, chiarisce Suez, dall’emissione di obbligazioni senior per 1,2 miliardi di euro e dal collocamento di titoli ibridi per 600 milioni. Il resto, invece, arriverà dall’aumento di capitale e dall’apporto di Cdpq che sosterrà l’acquisizione con 700 milioni di euro (il 30% dell’esborso complessivo). La finalizzazione dell’operazione è prevista in estate, a valle dell’ottenimento delle approvazioni regolamentari richieste, in particolare in seno all’Unione Europea e negli Usa, e delle consuete clausole sospensive. «Con questa tran- sazione - ha commentato JeanLouis Chaussade, direttore generale del gruppo - Suez afferma la sua leadership mondiale nei servizi legati alle acque industriali, mercato in crescita e strategico per il gruppo. Inoltre, questa operazione permette a Suez di rafforzare la sua presenza al di fuori dell’Europa, in particolare negli Usa».
In attesa, quindi, di condurre in porto la mega-acquisizione, il gruppo francese manda intanto in archivio il primo trimestre con ricavi in crescita del 4,7%, a 3,7 miliardi di euro, con l’Ebitda in rialzo del 7,1% a 614 milioni e con l’Ebit in progresso del 10,8% a 281 milioni di euro. Quanto all’indebitamento, Suez chiude il trimestre con 8,1 miliardi di euro di esposizione, contro gli 8 miliardi registrati alla fine del 2016. Scorrendo il dettaglio delle divisioni, emerge che l’area “Riciclo e valorizzazione dell’Europa” ha segnato una crescita organica importante del suo giro d’affari (+7,4%), legata principamente alla ripresa del prezzo delle materie prime, ma anche alla crescita dei volumi trattati. La divisione “Internazionale” ha registrato un nuovo miglioramento con un progresso organico del 3,3%, mentre la divisione “Acqua Europa” ha conseguito una crescita organica dell’1,1% con il dinamismo dell’America Latina che ha compensato gli effetti deflazionistici del Vecchio Continente.
L’ESBORSO COMPLESSIVO Per finanziare l’operazione da 3,2 miliardi il gruppo francese ha già emesso bond senior per 1,2 miliardi e titoli ibridi per 600 milioni