Axa quota le attività Usa e conferma i target
Il primo trimestre si chiude con ricavi stabili a 31,6 miliardi
pAxa, secondo gruppo assicurativo europeo (dopo Allianz), ha annunciato ieri a sorpresa l’intenzione di introdurre in Borsa a New York, nel corso del primo semestre dell’anno prossimo, una quota minoritaria delle proprie attività americane.
Il gruppo francese ha una presenza importante negli States - in particolare nel settore vita, risparmio, previdenza, con oltre 2,5 milioni di clienti e un quarto dei nuovi contratti di Axa nel comparto. Si tratta di attività che rappresentano circa il 14% dei ricavi complessivi, con un risultato operativo che l’anno scorso è stato di 986 milioni di dollari, in crescita dell'8,5 per cento. Axa possiede inoltre il 64% di AllianceBernstein (AB), un protagonista mondiale dell'asset management, con circa 500 miliardi di dollari gestiti al 31 marzo scorso. E che una decina di giorni fa ha vissuto una profonda riorganizzazione al vertice – evidentemente legata in qualche modo all’annuncio di ieri – con l’uscita di scena del presidente e ad Peter Kraus e la sua sostituzione con il binomio Robert Zoellick (ex numero uno della Banca Mondiale), presidente, e Seth Bernstein, ex JPMorgan, amministratore delegato.
I dettagli dell'operazione – la quota che verrà collocata e le modalità, visto che AB, la cui va- lorizzazione oscilla intorno ai 6 miliardi, è già quotata – verranno forniti più avanti. L’obiettivo è invece chiaro, come ha peraltro spiegato lo stesso presidente di Axa, Thomas Buberl: «Questa iniziativa strategica, che si inserisce in un contesto macroeconomico favorevole, apporterà al gruppo una maggiore flessibilità finanziaria e le risorse che ci consentiranno di investire e accelerare la trasformazione intorno allo sviluppo dei tre assi evidenziati dal piano Ambition 2020. E cioè la salute, la previdenza e i danni per le imprese. Anche in vista di acquisizioni sui mercati più promettenti». Ha citato in particolare Cina, Brasile, Filippine e Thailan- dia.«La nuova realtà - ha aggiunto il cfo di Axa, Gérard Harlin – sarà tra tra le prime dieci società dell'assicurazione vita quotate negli Stati Uniti».
Quanto ai conti, il gruppo ha chiuso il primo trimestre con ricavi sostanzialmente stabili rispetto al 2016 (-0,1% a 31,6 miliardi) ma più bassi delle attese degli analisti (32,6 miliardi il consensus). Con il ramo danni (+1,2%) che ha compensato il vita (-1,4%). Anche il ratio di solvibilità è rimasto sostanzialmente invariato (in flessione di un punto al 196%). Axa ha infine confermato gli obiettivi finanziari del piano 2015-2020.