Astaldi, ricavi e utile netto in crescita nel trimestre
Il ceo Stinellis: «Il miliardo di nuovi ordini conferma l’efficacia della spinta commerciale»
pAstaldi chiude il primo trimestre con ricavi totali in crescita del 3%, a 651,4 milioni, con l’Ebitda in calo del 5,9%, a 85 milioni (e l’Ebitda margin che passa dal 14,3% al 13,1%), con l’Ebit in discesa del 3%, a 72,7 milioni (e l’Ebit margin che si attesta all’11,2% a fronte dell’11,9% dello stesso periodo dell’anno scorso), mentre l’utile netto si attesta sopra i 25 milioni, in progresso del 5% rispetto al primo trimestre del 2016. Da gennaio a marzo, il gruppo ha totalizzato un miliar- do di nuovi ordini che portano dunque il portafoglio complessivo a oltre 27 miliardi (inclusi gli 8 miliardi di ulteriori iniziative acquisite e in via di finalizzazione). «Questo dato - è il commento del ceo Filippo Stinellis - dimostra l’efficacia della spinta commerciale che il gruppo è in grado di produrre, unita al progressivo riposizionamento del portafoglio verso iniziative che garantiscano una diversificazione delle attività e con profilo finanziario più auto- nomo rispetto al passato».
Tornando ai numeri, l’indebitamento si attesta a 1,21 miliardi contro gli 1,08 miliardi di fine dicembre (mentre l’asticella, nel primo trimestre 2016, si era fermata a 1,23 miliardi). Il dato del periodo, chiarisce il gruppo, «riflette essenzialmente le dinamiche registrate a livello di capitale circolante gestionale e gli investimenti effettuati». Il patrimonio netto è pari a 727,1 milioni a fronte dei 698,5 milioni di fine dicembre e 604 milioni del primo trimestre 2016.
In linea con le politiche e gli obiettivi del piano strategico, le previsioni per il 2017 vedono una crescita annua dei ricavi in linea con il 2016 e pari al 5% circa, mentre l’Ebitda margin e l’Ebit margin sono attesi, rispettivamente, tra l’11-12% e il 9-10%. Il debito, anche grazie all’obiettivo di riduzione del circolante sotto gli 800 milioni, è previsto a un miliardo circa.