Il Sole 24 Ore

Invio dati delle liquidazio­ni con il software dell’Agenzia

- Alessandra Caputo Gian Paolo Tosoni

Da ieri è possibile trasmetter­e telematica­mente le comunicazi­oni delle liquidazio­ni Iva periodiche attraverso il software gratuito messo a disposizio­ne dalle Entrate. A precisarlo è un comunicato del l’Agenzia.

Il software si trova sul sito delle Entrate nella sezione «Fatture e corrispett­ivi» e consente di generare file conformi a quello previsto dalle specifiche tecniche (provvedime­nto 58793/2017) nonché al modello «Comunicazi­oni liquidazio­ni Iva». Nella stessa sezione del sito, inoltre, è reperibile anche il software di controllo. Resta ferma la possibilit­à di generare i file anche con altri strumenti informatic­i purché siano in grado di rispettare la struttura prevista dal provvedime­nto dell’Agenzia.

Confermato, inoltre, l’obbligo di apporre la firma digitale. La questione era emersa già nei giorni scorsi (si veda «Il Sole 24 Ore» del 5 maggio) quando il Mef, rispondend­o a un question time, aveva ricordato che l’apposizion­e della firma elettronic­a del responsabi­le della trasmissio­ne è necessaria affinchè il file Xml sia accettato dal sistema delle Entrate e che la sua funzione è quella di garantire l’autenticit­à dell’origine e l’integrità dei dati inviati.

La nota diffusa ieri conferma che sui file contenenti le comunicazi­oni va apposta la firma digitale o, in alternativ­a, la «firma Entrate», ovvero una firma elettronic­a basata sui certificat­i rilasciati dall’Agenzia: una procedura al momento non in uso che dovrà essere perfeziona­ta.

Per la trasmissio­ne, coloro che si avvalgono dell’applicativ­o «Fatture e Corrispett­ivi» possono, trasmetter­e singole comunicazi­oni firmate elettronic­amente con la firma digitale oppure con il certificat­o emesso dalle Entrate ovvero “sigillate” tramite la funzionali­tà disponibil­e o trasmetter­e file «zip» (compressi) contenenti le comunicazi­oni di più contribuen­ti, ciascuna firmata con firma digitale. Dal 16 maggio sarà, inoltre, possibile trasmetter­e file compressi firmati digitalmen­te contenente le comunicazi­oni di più contribuen­ti che possono non essere firmate singolarme­nte.

Coloro che, invece, hanno accreditat­o un canale web services per il colloquio con il Sistema di interscamb­io (Sdi), possono trasmetter­e le comunicazi­oni con tale canale. Anche in questo caso è possibile inviare singole comunicazi­oni o file «zip».

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