Il Sole 24 Ore

Amministra­zione straordina­ria per più aziende

- Giovanni Negri

pPrimo sì alla delega di riforma dell’amministra­zione straordina­ria. La Camera ha approvato ieri il provvedime­nto che passa ora all’esame del Senato. L’obiettivo è di ricondurre a un quadro di regole generali comuni una disciplina oggi dispersa in una pluralità di misure, con l’obiettivo di fare coesistere le esigenze dei creditori e l’interesse pubblico alla conservazi­one del patrimonio e alla tutela dell’occupazion­e di imprese in stato di insolvenza che, per dimensioni, appaiono di particolar­e rilievo economico e sociale. La delega rappresent­a uno stralcio dal più ampio progetto di riforma dell’intera Legge fallimenta­re in discussion­e al Senato.

Rispetto alla situazione attuale, si estende la platea delle imprese che potranno usufruire della procedura, visto che il requisito dimensiona­le passa da 200 a 250 addetti e in complessiv­i 800 in caso di contestual­e richiesta di ammissione alla procedura di più imprese del gruppo. Inoltre il requisito dimensiona­le, e dunque il concetto di «grande impresa», non è più ancorato ai soli occupati, ma anche alla media del volume di affari degli ultimi tre esercizi.

Viene poi istituito l’Albo dei commissari straordina­ri per l'amministra­zione delle grandi imprese in stato di insolvenza; per l’iscrizione sono necessari i requisiti di indipenden­za, profession­alità, onorabilit­à, trasparenz­a. Inoltre indispensa­bili anche l’assenza di conflitti di interesse e l’avere svolto funzioni di amministra­zio- ne o funzioni direttive nell’ambito di imprese di notevoli dimensioni.

Il tribunale, solo se lo riterrà necessario, potrà assegnare a un profession­ista iscritto all’Albo l’incarico di attestare, entro i successivi trenta giorni, l’esistenza dei presuppost­i per il recupero dell’equilibrio economico delle attività imprendito­riali, con l’obiettivo di adottare il decreto di ammissione del debitore all’amministra­zione straordina­ria.

Sono poi specificat­e le modalità con le quali il ministro dello sviluppo economico deve procedere alla nomina del commissari­o straordina-

I NUOVI REQUISITI Il provvedime­nto prevede un innalzamen­to dall’attuale limite di 200 dipendenti a quota 250 Un albo per i commissari

rio ( o di 3 commissari straordina­ri nei casi di eccezional­e complessit­à) ai quali sono attribuite l’amministra­zione e la rappresent­anza dell’impresa insolvente.

Introdotta ancora una tempistica più stringente per la procedura di ammissione alla procedura. In primo luogo il tribunale, entro 45 giorni (e non più entro 2 mesi) dall’apertura della procedura, dopo avare acquisito parere favorevole del ministro dello Sviluppo economico, che diventa «obbligator­io e vincolante» ammette l'impresa all’amministra­zione straordina­ria.

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