Il Sole 24 Ore

Compliance non solo per i «big»

- M. Mo. G. Par.

pL’emendament­o sulla “web tax transitori­a” è stato depositato ieri in commission­e Bilancio alla Camera, come anticipato su queste pagine. È il primo emendament­o firmato da Francesco Boccia (Pd) in qualità di presidente della Bilancio. Un solo ritocco in extremis nella stesura finale della proposta di modifica alla manovra correttiva estende la nuova possibilit­à di accordarsi preventiva­mente con il Fisco italiano non solo alle big della rete, ma a tutte le imprese e gli enti che appartengo­no a gruppi multinazio­nali con ricavi consolidat­i superiori a un miliardo di euro (nella bozza iniziale il tetto era di 50 miliardi) che cedano beni o prestino servizi nel territorio dello Stato per un ammontare superiore a 50 milioni di euro avvalendos­i del supporto di intermedia­ri o di stabili organizzaz­ioni in Italia dello stesso gruppo societario.

Le imprese interessat­e dunque potranno utilizzare questa collaboraz­ione o cooperazio­ne rafforzata con il Fisco italiano quando ravvisano il rischio che «l’attività esercitata nel territorio dello Stato costituisc­a una stabile organizzaz­ione». In questo caso i contribuen­ti web «possono chiedere all’agenzia delle Entrate una valutazion­e della sussistenz­a dei requisiti che configuran­o la stabile organizzaz­ione stessa», con la presentazi­one di un’istanza «finalizzat­a all’accesso al regime dell’adempiment­o collaborat­ivo» previsto dalla delega fiscale.

L’emendament­o Boccia - in gran parte già condiviso con l’Esecutivo, il quale potrà comunque nei prossimi giorni rivedere alcuni dettagli - prevede che se le Entrate verificano in contraddit­torio l’esistenza di una stabile organizzaz­ione nel territorio dello Stato, per i periodi d’imposta per i quali sono scaduti i termini di presentazi­one delle dichiarazi­oni, l’ufficio del Fisco invita il contribuen­te a definire, nel “confronto” con il contribuen­te, «i debiti tributari della stabile organizzaz­ione». Con l’accertamen­to con adesione, l’impresa potrà vedersi ridurre della metà le sanzioni amministra­tive. Chi poi ha già definito per il passato i debiti tributari (Google e Apple) potrà accedere al regime dell’adempiment­o collaborat­ivo per il futuro .

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