Raggi: sui rifiuti andrò in Regione Ma Zingaretti: «Basta bugie»
La Capitale torna lentamente a essere più pulita, complice la task force messa in campo dal Campidoglio. Ma sale di tono il livello dello scontro politico, con tanto di fake news su presunti boicottaggi orditi dal Pd ripresa da un deputato M5S, che poi si è scusato. Dopo il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che aveva definito insufficiente il piano rifiuti della giunta Raggi, ieri è stata la volta della titolare della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha lanciato l’allarme sanitario e bollato come «serissima» la situazione igienica a Roma, tra topi e gabbiani. Non si placa nemmeno lo scontro con la Regione Lazio. Raggi ha cercato di calmare le acque parlando di un incontro mercoledì alla Pisana. Che però ha seccamente smentito l’ipotesi di un vertice con Zingaretti, liquidando la riunione prevista come necessaria per discutere la conclusione della valutazione di impatto ambientale di un impianto a San Vittore del Lazio. Roma non c’entra, mentre è Roma - ha rincarato in serata il governatore dem Nicola Zingaretti parlando di «montagne di bugie» - a dover proporre gli impianti per trattare i rifiuti che produce, chiarendo che «la Regione li deve solo autorizzare». Intanto è impasse in Ama, la municipalizzata dei rifiuti. I nomi del nuovo Cda a tre sono pronti. Ma prima c’è da chiarire il destino dell’attuale amministratrice unica Antonella Giglio: non ha presentato il curriculum, dunque dovrebbe lasciare la poltrona, ma aveva firmato un contratto triennale.