Spesa «bio» a quota 147 milioni
In Italia non si arresta la crescita del biofood. E da Rimini, dove è in corso Macfrut, la fiera internazionale dedicata all’ortofrutta, arriva l’ennesima conferma con una ricerca realizzata dal centro di studi economici Nomisma sulla base dell’elaborazione di dati Nielsen. Nella grande distribuzione organizzata le vendite di ortofrutta fresca biologica a peso imposto hanno raggiunto in dodici mesi, fino allo scorso marzo, i 147 milioni di euro, con un balzo del 28% rispetto all’annualità precedente. Questo a fronte di un incremento delle vendite dei prodotti ortofrutticoli in generale che si è fermato al 9%. Tanto che l’ortofrutta bio pesa ormai per l’11% sul totale delle vendite del biofood nelle catene della Gdo. Il 60% delle famiglie italiane ha acquistato frutta e verdura a marchio bio almeno una volta nel corso del 2016, in patica 6 italiani su 10.
A indirizzare le scelte dei consumatori sono l’interesse sempre più crescente per la sicurezza alimentare e per la sostenibilità ambientale della produzione. E sono in larga parte reddito e livello di istruzione a fare la differenza. Una maggiore capacità di spesa e un titolo di studio elevato del responsabile degli acquisti della famiglia si associa un tasso di penetrazione più alto: tra chi dispone di un reddito medio-alto la quota dei consumatori frequenti di ortofrutta fresca biologica arriva al 66% del totale, contro il 53% di chi ha redditi mediobassi. Un altro fattore per tracciare l’identikit dell’acquirente tipo di biofood è la classe d’età. In quella compresa tra i 30 e i 44 anni è più alta la quota dei consumatori bio, che sono il 65% a fronte del 51% degli over 55. La maggiore sicurezza per la salute è indicata come prioritaria da un acquirente su quattro mentre il 22% assegna molta importanza al rispetto dell’ambiente, altro fattore che guida i consumatori quando riempiono il carrello della spesa. Tutti numeri con i quali l’Italia si avvicina a grandi passi alla Germania, dove il biofood ha da tempo dimensioni più rilevanti. I dati relativi al mercato tedesco evidenziano infatti come il 68% delle famiglie scelgono il biologico in almeno una occasione: rappresentano 46 milioni di persone di età superiore ai 14 anni.
LE MOTIVAZIONI A condizionare le scelte dei consumatori sono l’interesse per la sicurezza alimentare e per la sostenibilità ambientale della produzione