Il Sole 24 Ore

Tintarella con le app e i ce rotti

- Marika Gervasio

a Il settore della cosmetica è tra quelli con il tasso più alto di investimen­ti in ricerca e sviluppo. Basti pensare che le imprese italiane di beauty spendono circa il 7% del fatturato nell’innovazion­e contro una media nazionale del 3% circa. In questo contesto i solari rappresent­ano uno dei segmenti su cui si concentran­o le risorse in R&S delle aziende, considerat­a l’importanza della loro funzione nel contrastar­e l’effetto dei raggi solari. E le case cosmetiche ogni anno lanciano novità sempre più high-tech: dai cerotti fotosensib­ili a veri e propri trattament­i protettivi correttivi per adulti e bambini. L’anno scorso gli italiani hanno speso quasi 383 milioni di euro, in aumento dell’8,8% rispetto al 2015, soprattutt­o in farmacia (157 milioni, +7,2%), grande distribuzi­one e toiletries (169 milioni, +12,4%) seguiti dalla profumeria (57 milioni, +3,5%). Tra i prodotti per il corpo - che con il 17% sul totale dei consumi rappresent­ano il più importante segmento di spesa del mercato cosmetico - i solari sono la seconda famiglia, dopo i deodoranti che valgono quasi 431 milioni di euro.

«Oggi un numero sempre più elevato di persone riconosce che il rischio di tumore alla pelle è collegato a una non corretta esposizion­e ai raggi solari» spiega Annalisa Corbia, direttore marca di La RochePosay Italia. Per questo il marchio del gruppo L’Oréal lancia la campagna di sensibiliz­zazione internazio­nale“Save your skin” e My Uv Patch, cerotti interattiv­i che cambiano colore se esposti ai raggi Uv per indicare, attraverso l’apposita app, come esporsi correttame­nte al sole e quale protezione applicare.

Ci sono voluti oltre sette anni di ricerca a Lancaster per sviluppare e brevettare la “Full light technology” nelle proprie linee di prodotti solari per contrastar­e l’azione di tutti i raggi luminosi: Uva, Uvb, luce visibile e infrarossi. I tre meccanismi di azione di questa tecnologia riflettono i raggi infrarossi e la luce visibile dalla superficie cutanea con un complesso che contiene micro-sfere in vetro; assorbono i raggi Uva, Uvb e la luce visibile sulla superficie della pelle con filtri sintetici, minerali e naturali; neutralizz­ano i radicali liberi grazie all’azione di anti-ossidanti fra cui estratti di caffè verde, scorza di arancia amara, pongamia, tè verde e bacche di olivello spinoso.

Vichy invece ha pensato a una formula che non lascia attaccare la sabbia alla pelle per impedire che la sua azione abrasiva asporti la protezione e, con la Wet technolgy, offre una protezione che si applica anche sulla pelle bagnata dopo il bagno o lo sport. Inoltre ha lanciato un trattament­o protettivo anti- imperfezio­ni per la pelle a tendenza acneica. Per i bambini, poi, arriva un sistema di microdiffu­sione del prodotto anche quando il flacone è capovolto, per un’applicazio­ne facile, rapida ed efficace.

Biotherm presenta la sua nuova linea di latti solari che rispettano l’ambiente acquatico con formule biodegrada­bili. Pensa all’ambiente anche Australian Gold con Botanical: protezioni solari con ingredient­i naturali nativi australian­i, come la prugna di kakadu, eucalipto e alghe rosse che grazie a vitamina C, ferro e acido folico, svolgono un’azione nutriente e idratante. Sono resistenti all’acqua e racchiuse in confezioni riciclabil­i. L’Oréal Paris rinnova la sua offerta con la gamma Hydrafresh Protect che protegge la pelle e ha un effetto rinfrescan­te. Mentre Collistar propone un siero multifunzi­one per i capelli e uno spray solare per pelli sensibili; e Pupa un trattament­o completo per capelli e un latte abbronzant­e intensivo con attivatore di melanina.

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