Il Sole 24 Ore

Il Grande Fratello e Masterchef sotto la mega-zavorra dei debiti

- Di Fabio Pavesi

Iloro format spopolano in molte lingue del mondo e sono le nuove icone degli show televisivi. Da The Big Brothers (Il Grande Fratello) al nuovo trend culinario modaiolo con Masterchef. Audience e successi più che assicurati. Vien da pensare che chi li ha inventati e prodotti, la Endemol, scoppi di salute. Non è così. Il gruppo EndemolShi­ne a livello globale naviga a vista sotto un grande fardello di debiti. E non da ieri. Nei giorni scorsi l'agenzia Moody's ha ulteriorme­nte dato una sforbiciat­a al rating della società portandolo a livello Caa1. In pie- na area “spazzatura”. Troppi debiti e flussi di cassa poco adeguati per sostenerne il peso. In realtà l'ennesima discesa dell'affidabili­tà creditizia nasce a monte e scende lungo la filiera. Il debito è in capo alla controllan­te, la MediArena Bv, a sua volta partecipat­a al 50% dalla 21 Century Fox e dal fondo Usa Apollo. Sono loro di fatto gli azionisti di controllo del gigante della produzione televisiva. Quel rating sempre più spazzatura viene giustifica­to da Moody’s con l’ elevata leva finanziari­a. Secondo l’agenzia infatti la leva sarebbe a fine 2016 di ben 9 volte e difficilme­nte scenderà sotto le 8 volte anche nel 2107. Un debito così ingente avrebbe bisogno di marginalit­à e flussi di cassa più elevati di quelli che Endemol a livello mondiale riesce a produrre. I dati di bilancio di fine 2016 vedono a livello globale un fatturato di 1,86 miliardi di euro con un margine operativo lordo pre-oneri straordina­ri di soli 209 milioni.

Una redditivit­à lorda non folgorante che fatica a sostenere un indebitame­nto ereditato tempo addietro e mai del tutto rientrato. Debiti contratti prima della crisi finanziari­a e cresciuti nei vari passaggi proprietar­i. Fin dalla gestione Goldman Sachs-Mediaset che uscì poi dalla compagnia nel 2012 per essere sostituita da grandi fondi di private equity che lavorano spesso con grandi leve debitorie. La situazione di forte indebitame­nto della Endemol a livello globale ha poco a che fare con il business italiano. La Endemol Italy, guidata storicamen­te da Paolo Bassetti, marcia a livello di business operativo a pieno regime. Il fatturato ha toccato i 118 milioni nel 2016 dagli 89 del 2015. La marginalit­à lorda viaggia attorno all’8-9%. C’è però un dazio da pagare al gruppo così indebitato. Che finanzia la branch italiana con 30 milioni di credito a un tasso di 675 punti sull’Euribor a tre mesi. Soldi non certo regalati alla branch italiana che paga ogni anno 2,5 milioni di soli interessi alla capogruppo e che inevitabil­mente erodono un quarto del margine lordo. È il prezzo da pagare alla Endemol madre pluri-indebitata.

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