Il Sole 24 Ore

Pir oltre ogni attesa: ora occorre estendere il bacino delle aziende

I piani individual­i di r isparmio

- Maximilian Cellino

pTutto esaurito, o quasi. Non è un mistero che l’avvio dei Pir, i piani individual­i di risparmio introdotti con l’ultima Legge di Bilancio, sia stata superiore alle più rosee aspettativ­e e anche il Ministero del Tesoro ne prende atto. «Avevamo previsto una raccolta compresa fra 16 e 18 miliardi di euro in cinque anni, ma pensiamo che le nostre stime possano essere abbondante­mente superate», ha riconosciu­to ieri il capo della segreteria tecnica del Mef, Fabrizio Pagani, nel corso di un’iniziativa organizzat­a a Piazza Affari da Banca Mediolanum.

Il gruppo controllat­o dalla famiglia Doris è del resto fra i più attivi nel settore, con i sui due fondi dedicati ai Pir che in meno di tre mesi hanno già raccolto 700 milioni: «Quest’anno contiamo di raccoglier­e 3 miliardi su questa sola tipologia di strumento, grazie alla quale potremmo superare il record storico di afflussi verso i fondi di 4,7 miliardi», ha spiegato l’a.d. Massimo Doris, sottolinea­ndo la duplice importanza dei piani di risparmio «nei confronti sia dei risparmiat­ori, sia delle aziende che intendono diversific­are le fonti di finanziame­nto».

Il problema, con l’abbondanza di richieste degli investitor­i, rischia a questo punto di trasferirs­i dal lato dell’offerta, ovvero delle attività su cui i Pir possono investire: quelle Pmi quotate che in Italia non sono poi così numerose. E mentre sui volumi e sui prezzi di mercato (per le small cap e per i titoli quotati su Aim Italia) già si vedono gli effetti, c’è chi agita lo spettro di una «bolla» finanziari­a. Su tale aspetto Pagani ha tuttavia cercato di tranquilli­zzare la platea dicendo di non pensare a un ampliament­o dell’universo investibil­e, «che al momento sembra molto equilibrat­o».

«Nel breve periodo la possibilit­à di un effetto bolla esiste - ha ammesso Massimo Doris - ma guardando oltre si favorirà l’ingresso in Borsa di società di taglio medio e piccolo che oggi sono invece titubanti». Banca Mediolanum, al momento impegnata in un roadshow in tutta Italia per promuovere i Pir presso gli investitor­i, ha del resto deciso di concentrar­si anche sul versante op-

L’INIZIATIVA MEDIOLANUM Massimo Doris: «Raccolta Pir a 3 miliardi quest’anno. da metà giugno roadshow per sensibiliz­zare gli imprendito­ri alla quotazione in Borsa»

posto, creando un’apposita squadra che si dedicherà ad aiutare le stesse imprese a capire le opportunit­à che si celano dietro i Pir. «A partire da metà giugno riuniremo nelle varie città d’Italia in primo luogo i clienti imprendito­ri di Mediolanum, ma non solo», ha confermato Doris. L’obiettivo è sensibiliz­zare e incentivar­e le aziende alla quotazione in Borsa.

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