Crédit Agricole, in Italia 218 milioni di utile
Ilrisultato netto è cresciuto del 14% sull’anno precedente
pUtile netto in crescita del 14% per il Gruppo Crédit Agricole in Italia nel primo trimestre del 2017. Il risultato netto si è attestato per il complesso delle attività del gruppo francese in Italia a 218 milioni. Positivo anche l’andamento dei ricavi saliti del 3,3% a 758 milioni, mentre il totale degli impieghi raggiunge i 61,4 miliardi, in miglioramento del 7,1%. Il totale dei depositi e fondi clienti si attesta a 135,9 miliardi (+8,7%), considerando anche gli asset under management e l'attività di banca depositaria.
Se si tiene conto del gruppo bancario (Cariparma, Friul-Adria e Carispezia) il risultato netto è stato positivo per 55 milioni, in crescita del 5% rispetto al primo trimestre 2016. Il ROE si attesta al 4,4%. Le masse intermediate sono in crescita del 5% e raggiungono a marzo 2017 quota 145 miliardi, grazie alla progressione di tutte le sue componenti: impieghi verso la clientela pari a 39 miliardi (+5%), raccolta diretta pari a 41 miliardi (+6%) e raccolta indiretta pari a 65 miliardi (+5%) trainata dalla crescita del risparmio gestito (+11%).
In occasione della comunicazione dei dati trimestrali il gruppo, guidato da Giampiero Maioli, ha precisato di aver presentato una non-binding offer per tre piccole banche italiane: Cassa di Risparmio di rimini, Cassa di Risparmio di Cesena e Cassa di Risparmio di San Miniato. L’inte- grazione dei tre istituti in Crédit Agricole Cariparma «aumenterebbe di circa il 20% la clientela italiana della banca e contribuirebbe al suo sviluppo in regioni attrattive, senza modificarne il posizionamento geografico, tenuto conto della presenza degli istituti acquisiti in territori vicini a quelli già presidiati» spiega la banca ricordando di aver avviato discussioni preliminari con la Banca d’Italia e il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi in vista della