Confindustria approva l’aumento del Sole 24 Ore
L’associazione resterà azionista di maggioranza Boccia: «Sostegno al piano proposto dal management»
p Il Consiglio generale di Confindustria ha approvato ieri l’aumento di capitale del Sole 24 Ore. Nel capitale del gruppo verrà versato un importo di 30 milioni di euro. Con questa operazione Confindustria resterà azionista di maggioranza. Contemporaneamente è stata approvata la proposta di introdurre alune misure per la modernizzazione della governance del Gruppo editoriale e a garanzia dell’indipendenza del giornale.
«Il Sole 24 Ore ha un ruolo centrale nella cultura economica e industriale del paese ed è una voce indipendente e autorevole della democrazia italiana, oltre ad essere fondamentale nella missione istituzionale e statutaria di Confindustria», è il commento di Vincenzo Boccia. Il presidente di Confindustria nelle scorse settimane aveva sempre dichiarato che sul futuro del gruppo editoriale stava lavorando e che avrebbe svolto il ruolo di azionista fino in fondo: «le misure proposte dal Consiglio generale - ha spiegato Boccia - sono rivolte al sostegno del piano industriale proposto dal management della società e alla modernizzazione del suo modello gestionale, oltre che ad evidenziare l’importanza del ruolo di Confindustria in quanto azionista di maggioranza».
Come è scritto in una nota diffusa ieri, il Consiglio generale ha approvato «la proposta formulata dal presidente Vincenzo Boccia per la partecipazione all’operazione di aumento di capitale del Sole 24 Ore». La deliberazione prevede il versamento, scrive ancora il testo, di un importo di 30 milioni di euro nel capitale della società, nell’am- bito di una manovra finanziaria complessiva di 70 milioni di euro. «La partecipazione per 30 milioni è passata pressoché all’unanimità, come previsto», ha detto il presidente del Gruppo editoriale, Giorgio Fossa, alla fine della riunione. «Ci siamo attenuti al piano finanziario presentato dal board, ci attendiamo ai piani», ha poi aggiunto Boccia in serata, a margine della consegna dei premi Guido Carli.
L’operazione varata, continua ancora il testo, è sostenibile dal punto di vista finanziario per Confindustria e coerente con il mandato del Comitato dei saggi, i quali, al momento della designazione del presidente, stabilirono che Confindustria avrebbe dovuto mantenere la maggioranza del capitale. Infatti questa azione consentirà alla Confederazione di detenere il controllo di diritto sulla società.
Ieri non si è discusso solo dell’aumento di capitale: a questa operazione è stata unita la proposta di creare presidi di governance per assicurare il rispetto degli obiettivi del piano industriale da parte del consiglio di amministrazione del Sole 24 Ore. Queste innovazioni permetteranno di allineare la società, spiega ancora la nota, alle best practice del settore a livello internazionale. Infatti il Consiglio generale ha auspicato che venga confermata l’articolazione dei poteri attribuiti a presi- dente e amministratore delegato dal Gruppo, abbandonando definitivamente il precedente assetto duale e delegando il ruolo operativo solo all’amministratore delegato.
Inoltre secondo Confindustria il Cda dovrà ampliare le proprie prerogative pronunciandosi in ultima istanza su nomine, revoche ed eventuali licenziamenti delle prime linee aziendale, previo parere del Comitato per le nomine e le remunerazioni. Inoltre il Consiglio ha ritenuto strategici altri due presidi: l’attribuzione al Comitato controllo e rischi il compito di monitorare l’attuazione del piano industriale, riferendo periodicamente al Cda; l’istituzione di un Comitato interno al Cda preposto alla verifica della mission editoriale del Sole 24 Ore, in coerenza con la promozione della cultura economia e industriale. La proposta in Consiglio è passata, si apprende, con 116 voti a favore, uno contrario e 8 astenuti. Tra gli astenuti, il presidente Fossa per una questione di stile. «Gli astenuti ci sono stati solo per una questione di sfumature, è emerso che per tutti il Sole 24 Ore è un asset strategico per Confindustria e tutti sono coinvolti sull’aumento di capitale», è stato il commento di Marco Bonometti, ex numero uno degli industriali bresciani, che ha parlato anche della necessità di un piano strategico per il futuro, per dare continuità e rafforzare la posizione del Sole. «Confindustria con il voto - sono state le parole del vice presidente per le relazioni industriali Maurizio Stirpe - ha formalizzato il pieno sostegno al piano industriale del Sole 24 Ore per procedere senza indugio a contribuire al risanamento».
L’AZIONISTA «Operazione sostenibile e coerente con il mandato del Comitato dei saggi». Fossa: «La partecipazione è passata pressoché all’unanimità»