Brembo, prosegue la corsa dei risultati
pIl gruppo Brembo continua a crescere rapidamente e ininterrottamente in termini di giro d’affari, utili e forza lavoro, ma resta concentrato sul futuro, programmando sempre nuovi investimenti, che quest’anno raggiungeranno la soglia record dei 300 milioni di euro (di cui 60 milioni già realizzati nel primo trimestre).
Procedendo per gradi, il colosso bergamasco, leader mondiale nei sistemi frenanti, ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con performance da primato. Il fatturato ha messo a segno un balzo del 12,2% a 632,6 milioni di euro. Tutti i segmenti in cui opera il gruppo hanno contribuito positivamente con l’eccezione del settore veicoli commerciali, in lieve frenata (-0,8%); le applicazioni per auto sono salite del 15,2%, il settore dei motocicli del 9,1% e quello delle competizioni del 3,8%. A livello geografico le vendite in Italia hanno segnato un progresso del 18%, in Germania del 6,1%, in Francia del 4,7% in Francia. Molto bene il continente asiatico: le vendite sono salite del 22,2% India che migliora del 22,2% e del 104,4% (+48,5% a parità di cambi e di perimetro) in Cina; unico paese in controtendenza è il Giappone (-29,8%). Bene anche il mercato nordamericano, con le vendite verso Stati Uniti, Messico e Canada in crescita del 5,7% (+2,7% a parità di cambi), e in Sudamerica (Brasile e Argentina) con progressi del 28,4% (+10,9% a parità di cambi). Quanto agli altro indicatori di bilancio l’Ebitda è salito del 14,5% a 125,5 milioni, l’Ebit del 10,4% a 92,7 milioni, l’utile pre-tasse del 14,9% a 91,4 milioni e l’utile netto del 12% a 67,7 milioni.
Il presidente Alberto Bombassei ha commentato questi numeri sottolineando: «Sono soddisfatto per i risultati che il Gruppo ha saputo raggiungere nei primi tre mesi dell’anno no- nostante una crescita economica globale leggermente inferiore alle stime. Brembo ha registrato un promettente avvio della gestione 2017, al quale hanno contribuito trasversalmente tutti i nostri principali settori produttivi. I dati trimestrali ... ci permettono di guardare al futuro con consapevole ottimismo e rinnovata determinazione».
Il vice presidente esecutivo Matteo Tiraboschi si è soffermato invece sugli soprattutto sugli aspetti gestionali. «La vera sfida per il gruppo è quella di portare a regime i nostri nuovi stabilimenti in Messico, Cina ed Europa. La realizzazione in tempi record di questi nuovi poli produttivi, ci permettono di confermare tutti gli obiettivi di entrata a regime produttivo che ci eravamo prefissati». «Del resto - ha proseguito il manager - la rapidità delle nostre azioni è assolutamente necessaria per riuscire a soddisfare la domanda per i nostri prodotti e per consentire agli impianti di produrre utili nel più breve tempo possibile»
Tiraboschi ha rimarcato l’ampiezza degli investimenti avviati e programmati. Basti pensare alla fonderia di Homer, negli Stati Uniti, all’impianto per i dischi in Messico, a quelli in Cina e in Polonia (qui si tratta di un importante ampliamento). «Da non dimenticare poi gli investimenti effettuati in Italia, che resta il cuore pulsante e pensante de gruppo e dove continuiamo a crescere». Il tutto con il numero dei dipendenti che continua a salire: a fine marzo Brembo contava 9.235 collaboratori, 1.155 in più sullo stesso periodo del 2016. «E da rimarcare poi - ha concluso Tiraboschi - la nostra attenzione all’indebitamento, che a fine trimestre, nonostante tutto, ammontava a 226,8 milioni, 31,6 milioni in più rispetto al 31 dicembre 2016, con un rapporto debito/Ebitda molto basso».