Mondadori «paga» l’effetto Rizzoli Libri
Salgono i r icavi, conti in perdita
pQuello che Rizzoli dà, Rizzoli toglie. Mondadori, oggi il piu grande editore di libri in Italia, vede salire i ricavi, in un mercato editoriale dove tutti perdono fatturato, grazie alla Rizzoli Libri (che porta 20 milioni in più), comprata l’anno scorso. Ma la medesima Rizzoli dà a Segrate una «mazzata» sulla marginalità e riporta la casa editrice presieduta da Marina Berlusconi in netta perdita per 9 milioni, dopo il successo del 2016 (con utili triplicati a 22 milioni). Colpa della stagionalità dell’editoria scolastica (8 milioni per la Rizzoli), che ha costi a inizio anno e ricavi in autunno (che ora dopo l’operazione Rizzoli pesa molto di più per il gruppo editoriale milanese). La cosa, però, non dovrebbe causare troppi problemi, casomai conferma che le trimestrali sono report troppo ravvicinati per giudicare un’azienda. A fine anno, ha pro- messo Mondadori, i ricavi saranno stabili rispetto al 2016 e profitti in crescita del 30%. Questi ultimi aiutati anche da 8,5 milioni di plusvalenze (per la vendita di asset minori). L’industria editoriale è in crisi: tutti perdono ricavi. La Mondadori che senza Rizzoli avrebbe chiuso il primo trimestre in sostanziale pareggio, ha però aumentato il giro d’affari a 260 milioni proprio grazie a Rizzoli (sarebbero stati 240 con la sola Mondadori). Sono i periodici (da Panorma a Tv Sorrisi&Canzoni) e le catene di negozi le aree più critiche: le riviste accusano un calo dell’8%; i negozi del 3,5%. La pubblicita, che però per Mondadori ha un peso marginale, mostra un +9%: ma è la somma algebrica del digitale (ossia la ex Banzai Media) che balza del 26%; e della carta che invece cala del 5%.