Luxottica, sì dei soci Essilor al maxi-polo degli occhiali
L’assemblea dei soci francesi vota la fusione a larghissima maggioranza Il presidente Sagnières: momento storico, nasce un leader globale
pPasso decisivo per il matrimonio di Luxottica con la francese Essilor. L’assemblea dei soci di quest’ultima, ieri a larga maggioranza (96%), ha approvato l’operazione e la nomina del nuovo board a 16 membri, 8 a nomina Delfin, la holding che fa capo alla famiglia Del Vecchio e che conferisce nell’operazione il 62% del capitale di Luxottica, e 8 a nomina Essilor. Il via libera darà vita a un gruppo, EssilorLuxottica, con un fatturato annuale pari a 16 miliardi, una capitalizzazione di Borsa superiore a 50 miliardi e oltre 130mila dipendenti. «Viste le percentuali altissime ottenute, possiamo dire che è un momento storico quello che stiamo vivendo. Grazie a voi stiamo costruen- do un’azienda, una famiglia che si indirizzerà al mondo intero» ha commentato Hubert Sagnières, presidente e direttore generale di Essilor durante l’assemblea che hanno approvatola fusione tra i due gruppi.
Per ottenere le autorizzazioni necessarie alla fusione, ha continuato Sagnieres, «ci vorranno molta energia, lavoro e tempo, ma non abbiamo preoccupazioni particolari». La nuova entità che nascerà dai due gruppi «è ancora piccola», considerando un mercato mondiale dell'ottica che vale 160 miliardi di euro ha osservato Sagnieres. La nuova entità, di diritto francese e con sinergie annuali a livello di fatturato e costi stimate tra 400 e 600 milioni a medio termine, sarà quotata solo a Parigi. Nell’operazione, che vede una governance paritaria, Leonardo Del Vecchio, 82 anni, ricoprirà l’incarico di ceo del nuovo gruppo e tramite la holding di famiglia Delfin sarà il primo azionista con il 31% circa, mentre Hubert Saignieres, 62 anni, sarà il numero due, ma con gli stessi poteri di Del Vecchio.
Per quel che riguarda poi il board i membri a nomina Luxottica saranno oltre a del Vecchio: Romolo Bardin, Giovanni Giallombardo, Francesco Milleri, Raffaella Mazzoli, Gianni Mion, Lucia Morselli e Cristina Scocchia. Mentre gli amministratori nominati da Essilor sono: Hubert Sagnières , Juliette Favre, Henrietta Fore, Bernard Hours, Annette Messemer, Olivier Pécoux . Un cda che si distingue per diversity: 42,9% di presenza femminile, 63,6% di indipendenti e sei nazionalità rappresentate al tavolo.
I prossimi passi prevedono il conferimento della quota di Luxottica in capo a Delfin (dopo la quale sarà effettiva la nomina del nuovo board), il conferimento di tutte le attività di Essilor a una controllata, l’emissione di nuove azioni EssilorLuxottica che saranno offerte come concambio agli azionisti Luxottica , la cancellazione dei diritti di voto doppi. L’operazione porterà al delisting del gruppo italiano, che rimarrà comunque una società controllata da EssilorLuxottica ma di diritto e attività italiane, come ha sempre sottolineato Del Vecchio.
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