Subito le deleghe
pBene il riconoscimento a tutti i lavoratori, dipendenti e indipendenti, «per la prima volta, del diritto all’apprendimento». E dico «sì» alle tariffe di riferimento, «perché occorre informare mercato e clienti sui costi delle singole prestazioni».
Adesso, dice Maurizio Sacconi, relatore al Ddl sul lavoro autonomo e agile, «passiamo subito a scrivere le deleghe, a cominciare da quella che riconosce alle professioni ordinistiche la possibilità di svolgere funzioni pubbliche: semplifica la vita di imprese e cittadini. Poi è fondamentale anche quella che abilita le casse previdenziali a fornire nuove prestazioni sociali, garantendo l’equilibrio finanziario. Questioni irrisolte? Tre. Primo: la necessità di garantire a tutti un equo compenso. Qui c’è un mio ordine del giorno accolto dal governo. Io sono favorevole almeno alle tariffe di riferimento per informare il mercato e garantire la qualità. Secondo: la previdenza delle professioni non ordinistiche che versano contributi pesanti alla gestione separata Inps senza ricevere corrispondenti prestazioni. Per loro una Cassa autonoma o una gestione dedicata e autogestita presso l’Inps. Terzo: salute e sicurezza nello smart working. Le vecchie regole creano incertezze che rallentano la diffusione del lavoro da remoto. Serve, come da ordine del giorno, una circolare interpretativa subito e una revisione generale al più presto.