Favorevole alle tariffe
p «Nel corso del ’900 sono stati riconosciuti diritti e tutele ai lavoratori dipendenti che sono entrati a far parte del ceto medio, adesso si va nella stessa direzione per il lavoro autonomo troppo a lungo trascurato». Per Cesare Damiano (Pd), relatore del Ddl alla Camera, è «un passo in avanti indiscutibile», anche se «questo non significa che si siano risolti tutti i problemi, sono stati riconosciuti diritti ritagliati sulla condizione di questi lavoratori, penso alla maternità, alle malattie gravi, alla deducibilità delle spese per la formazione, alla Dis-coll per i collaboratori». Per lo smart working? È stata introdotta una cornice di certezze per 250mila lavoratori impegnati in questa modalità, la cui diffusione crescerà rapidamente, presto diventeranno milioni. Si è fissato il principio che si tratta di lavoro subordinato, svolto da casa o in azienda con le stesse condizioni economiche e tutele, il riferimento è ai contratti collettivi stipulati dai sindacati più rappresentativi, si è sancito il diritto alla disconnessione. Quali sono le criticità? Va meglio precisato il tema della sicurezza sul lavoro per lo smart working e il tema dell’equo compenso per le professioni. Sono favorevole alle tariffe minime per i liberi professionisti ordinisti e non, perchè l’assenza di regolazione privilegia la concorrenza malata che spinge verso il basso le condizioni economiche e normative.