Il Sole 24 Ore

I profession­isti in piazza per chiedere il ritorno alle tariffe

- Federica Micardi

a Roma i profession­isti scendono in piazza per l’equo compenso.

L’idea è nata da un comitato promotore di tre Ordini capitolini (avvocati, architetti, ingegneri), e dell’Ordine degli avvocati di Napoli. Il comitato si è costituito il 24 aprile e in pochi giorni l’idea di una manifestaz­ione pubblica ha riscontrat­o un interesse superiore alle aspettativ­e .

Fino ad ora hanno aderito tra 140 e 150 tra Ordini, Associazio­ni, enti e sindacati di diverse profession­i . Certo se paragonati agli oltre 2.700 Ordini territoria­li sono una minoranza, ma per un progetto nato localmente l’aver ricevuto l’appoggio, anche solo formale da tutta Italia è un risultato insperato. I Consigli nazionali delle diverse profession­i, stanno per lo più a guardare senza schierarsi. Fa eccezione la Fnovi, Federazion­e nazionale dei veterinari italiani, il cui presidente Gaetano Penocchio ha invitato i suoi iscritti a partecipar­e. «Abbiamo deciso di aderire perché la nostra categoria è esasperata - spiega - da una pubblica amministra­zione che abbassa le nostre parcelle ricorrendo a forme contrattua­li fantasiose e dai privati che si aspettano che il veterinari­o lavori per amore degli animali e quindi gratis». L’adesione è arrivata anche dalla Cao nazionale, che rappresent­a i medici iscritti all’Albo degli odontoiatr­i.

La Rete delle profession­i tecniche si è invece smarcata dall’iniziativa: «Stiamo lavorando da cinque anni sul tema dell’equo compenso - spiega il coordinato­re Armando Zambrano - e abbiamo di recente ottenuto importanti aperture; non ci sembrava opportune aderire». In effetti il Comitato unitario delle profession­i e la Rete delle profession­i tecniche il 3 maggio hanno incontrato il ministro del Lavoro Poletti proprio per parlare di compenso minimo per i profession­isti. Intanto due giorni fa il Governo ha accolto l’Ordine del giorno al Ddl sul lavoro autonomo sull’equo compenso pre- sentato dal presidente della Commission­e lavoro del Senato Maurizio Sacconi.

La questione quindi esiste ed è molto sentita. A tal punto che nell’attesa che le rappresent­anze di categoria facciano il loro lavoro di lobby la base sente la necessità di mobilitars­i. «Il primo messaggio che vogliamo far comprender­e alla collettivi­tà - spiega il presidente dell’Ordine degli architetti di Roma Alessandro Ridolfi - è l’importanza, anche sul fronte della sicurezza, del servizio profession­ale di qualità». Ora messo a rischio. «L’eliminazio­ne dei minimi nel 2006 e delle tariffe nel 2012 - racconta la presidente dell’Ordine degli ingegneri di Roma, Carla Cappiello - ha dato il via a una corsa al ribasso che porta al calo

IL CARTELLO L’iniziativa è stata promossa da ingegneri, architetti e avvocati di Roma e Napoli Adesioni da 140 tra Ordini e associazio­ni

della qualità e, se non si inverte la rotta, al collasso del sistema». Un’eliminazio­ne fatta per allinearsi all’Europa, dove però i minimi tariffari esistono e secondo la Corte Ue (C 532/15) sono anche legittimi.

Secondo Mauro Vaglio, presidente dell’Ordine degli avvocati capitolini, la manifestaz­ione di domani apre a un nuovo scenario dove la politica deve dialogare con il territorio «cosa possibile - spiega Vaglio - per esempio attraverso una rappresent­anza delle consulte delle profession­i».

Giuseppe Lavra, presidente dell’Ordine dei medici di Roma (il più numeroso d’Europa), che ha aderito all’iniziativa sottolinea come «le intenzioni dietro le liberalizz­azioni erano buone ma i risultati sono devastanti - e avverte - i pacchetti a prestazion­i low cost nascondono o delle truffe o lo sfruttamen­to di profession­isti precari».

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