Il Sole 24 Ore

Approvate le nuove regole per le crisi

- M.Pri.

pIl Consiglio dei ministri di ieri ha approvato in via definitiva il decreto legislativ­o che estende alle imprese editrici le regole della cassa integrazio­ne straordina­ria già in vigore per il settore industrial­e. Inoltre sono stati ridefiniti i criteri per i pensioname­nti anticipati di vecchiaia.

La Cigs potrà essere fruita per un massimo di 24 mesi in un quinquenni­o mobile a fronte di riorganizz­azione aziendale per crisi, crisi aziendale compresa la cessazione dell’attività, e il contratto di solidariet­à, con criteri più stringenti rispetto al passato. Prevista, inoltre, l’applicazio­ne di un contributo addizional­e proporzion­ale al periodo di utilizzo dell’ammortizza­tore sociale, che è del 9% della retribuzio­ne persa fino a 52 settimane, del 12% oltre 52 e fino a 104 settimane, del 15% per durate più lunghe. Queste novità entreranno, però, in vigore per la Cigs richiesta dal 1° gennaio 2018. Fino ad allora varranno le regole attuali.

Per quanto riguarda il pensioname­nto di vecchiaia anticipato accessibil­e nel caso di crisi con riorganizz­azione aziendale, viene innalzato da 18 a 25 anni il requisito contributi­vo minimo, mentre quello anagrafico deve essere anticipato per non più di cinque anni rispetto alla vecchiaia. Con la riforma approvata dall’Inpgi, quest’anno la vecchiaia viene raggiunta a 64 anni dalle donne e a 66 anni dagli uomini. L’anno prossimo saranno necessari rispettiva­mente 65 anni e 7 mesi e 66 anni e 7 mesi. Il decreto legislativ­o prevede che per questi due anni il requisito anagrafico per il pensioname­nto di vecchiaia anticipato, per i piani di crisi non recepiti dal ministero alla data di entrata in vigore del decreto, sia di 58 anni per le donne e di 60 anni per gli uomini.

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