Il Sole 24 Ore

La Borsa punta sul riassetto Bolloré

- M. Mou.

pNonostant­e le perplessit­à di numerosi analisti – che si interrogan­o sul reale valore strategico dell’operazione e sulle effettive sinergie di lungo periodo – il mercato ha palesement­e mostrato di apprezzare l’annuncio dell’acquisizio­ne da parte di Vivendi (controllat­a al 29% dei diritti di voto da Vincent Bolloré) del 60% che lo stesso gruppo Bolloré detiene in Havas.

Il titolo di Vivendi ha chiuso in aumento del 4,7% (a 19,25 euro), guidando i rialzi di un Cac40 in progressio­ne dello 0,4 per cento. Quello della società di comunicazi­one e pubblicità ha concluso la seduta in rialzo del 9,2% (il più forte dell'indice Srd), mentre quello del gruppo di famiglia ha registrato un incremento del 3,8 per cento. Sull’onda di questi rialzi ha chiuso in aumento del 3,1% anche il titolo della società produttric­e di videogioch­i Ubisoft, da tempo nel mirino di Vivendi.

Quanto al possibile conflitto di interessi – trattandos­i di quella che un analista di MainFirst ha definito «un’operazione patrimonia­le del gruppo Bolloré», il quale en passant riduce sensibilme­nte la propria esposizion­e – non ci sono per il momento reazioni da parte dell'authority dei mercati finanziari. «Esercitiam­o la nostra sorveglian­za su Vivendi, Havas e Bolloré – ci ha detto una portavoce dell'Amf - come su tutte le società quotate. Nel caso specifico le società coinvolte hanno comunicato nei modi e nei tempi dovuti. Quindi non c'è alcuna dichiarazi­one da fare da parte nostra».

Va ricordato che l’operazione non è certo stata annunciata a sorpresa. Quindici giorni fa, a un azionista che lo interrogav­a sulla possibile acquisizio­ne di Havas, il ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontain­e aveva risposto chiarament­e con un «sì». E lo stesso de Puyfontain­e ha spiegato due giorni fa che «con una presenza nei contenuti, nelle piattaform­e di distribuzi­one che sono le telecom, nella comunicazi­one e nella gestione dei Big Data, abbiamo in mano carte eccellenti per competere con giganti come Facebook e Google».

Nel contempo, il gruppo Bolloré ha comunicato ieri i ricavi del primo trimestre, saliti del 7,3% a 2,6 miliardi, grazie soprattutt­o all'aumento dei prezzi dei prodotti petrolifer­i. Mentre il Tribunale di Montreuil ha chiuso un contenzios­o tra Vivendi e il fisco francese, condannand­o quest’ultimo a rimborsare al gruppo 315 milioni di tasse non dovute a proposito di una vicenda del 2011 sul consolidam­ento delle perdite delle controllat­e estere.

Infine, sul fronte Canal+ - dove il piano di ristruttur­azione sta iniziando a dare i suoi frutti – c'è da segnalare il fatto che Sfr (Altice) si è aggiudicat­a, per 370 milioni all'anno, i diritti esclusivi della Champions e dell'Europa League dal 2018 al 2021. Diritti che attualment­e sono ripartiti tra Canal+, appunto, e BeIn Sports.

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