Il Sole 24 Ore

Guala Closures verso Ipo o vendita I grandi fondi aprono il dossier

Mandato alle banche d’affari Credit Suisse e Barclays

- Carlo Festa

per partire una delle aste maggiori dell’anno. I soci di Guala Closures hanno infatti deciso gli advisor per il dual track. Gli azionisti della multinazio­nale con sede a Spinetta Marengo in Piemonte in provincia di Alessandri­a, leader globale nella produzione di tappi di sicurezza soprattutt­o per il settore beverage ma anche farmaceuti­ca e cosmetica, avrebbero scelto, secondo i rumors, Credit Suisse e Barclays come advisor per esplorare la strada della cessione. Si tratterebb­e di un dual track, in quanto verrebbe contemplat­a anche la quotazione in Borsa. Del resto, Guala conosce già bene la sfida dei mercati. Sbarcata a Piazza Affari nel dicembre 2005, è stata delistata nell’estate 2008.

Ma sembra più probabile che la società venga ceduta: in campo starebbero scendendo soprattutt­o grandi fondi di private equity. Pronti a valutare il dossier sa- rebbero fondi come Kkr, Blackstone, Permira e Carlyle. Infatti le valutazion­i sono adatte a un grande fondo, forse anche in cordata: Guala Closures potrebbe infatti valere più di un miliardo.

L'attuale compagine di Guala Closures (che fa capo a Gcl Hol- dings) deriva dal delisting del 2008 a Piazza Affari, dopo la quotazione del novembre 2005.

A quel tempo ad avere lanciato l'Opa era stato un veicolo che faceva capo a Dljmb Overseas Partners IV, fondo di private equity gestito da Dlj Merchant Banking, allora indirettam­ente controllat­o da Credit Suisse Group e dal 2014 ribattezza­to aPriori Capital Partners dopo lo spin-off delle attività di private equity da Credit Suisse.

Era coinvolta anche Intesa Sanpaolo che a sua volta aveva acquistato una partecipaz­ione nel capitale della holding Gcl Holdings: partecipaz­ione poi finita nel veicolo Melville srl, il quale a sua volta è stato acquistato da Nb Reinassanc­e, il nuovo fondo di private equity sponsorizz­ato da Intesa Sanpaolo e Neuberger Berman. Sempre nel 2008 i manager di Guala Closures, tra cui il presidente Marco Giovannini, avevano a loro volta reinvestit­o in Gcl Holdings una parte degli incassi dell'Opa. La società è cresciuta anche per acquisizio­ni: nel 2016 il gruppo (che ha un fatturato di circa 500 milioni di euro ) ha rilevato, tramite la controllat­a olandese il controllo della francese CapMetal.

IL PROCESSO I maggiori private equity, da Kkr a Blackstone fino a Carlyle, pronti a valutare l’operazione, che potrebbe valere oltre un miliardo

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