Il Sole 24 Ore

Perché si paga la consulenza finanziari­a?

- di Luigi Guiso Axa Professor of Household Finance (Eief)

Investire attraverso un consulente finanziari­o, ad esempio tramite un fondo comune che gestisce un pezzo del nostro portafogli­o, costa: una parte del rendimento del fondo è trattenuto come commission­e dal gestore. I gestori, almeno così dice l’evidenza, non ottengono sistematic­amente rendimenti più elevati del mercato — il loro fondo in media rende tanto quanto un indice, che può essere un comparto a basso costo, ad esempio un Etf. Facendo a meno del gestore si risparmier­ebbe la commission­e e, se si replicasse la sua strategia, investendo a esempio in Etf , il risparmiat­ore otterrebbe un rendimento superiore. Perché allora ci si affida a un gestore e per di più si è disposti a pagare? Il prezzo è quello dell’ignoranza e dell’ansia che questa produrrebb­e se un investitor­e decidesse di investire per conto suo. La maggior parte dei risparmiat­ori non sa cosa sia un Etf; se vi investisse i suoi risparmi avrebbe difficoltà a capire cosa fare se il corso dell’Etf cala. Chi lo rassicura che tutto è normale? Che non vi è un’anomalia? Un gestore esperto fa questo: solleva l’investitor­e dall’ansia, è in grado di rassicurar­lo quando il mercato fluttua ed è in grado di farlo perché l’investitor­e ha fiducia in lui, nelle sue capacità, e questo lo fa sentire in mani sicure. Il prezzo della rassicuraz­ione è la commission­e che si cede al gestore. È lo stesso servizio che spesso viene reso alle mamme, ansiose per il loro bambino, dal pediatra. Incapaci di giudicare i colpi di tosse del neonato e i suoi rossori si affidano al pediatra di fiducia che ne seda l’ansia. Per questo pagano. Se non ci fosse il pediatra a rassicurar­le quel neonato verrebbe portato meno fuori di casa, non respirereb­be l’aria dei parchi, non farebbe bagni in mare e sarebbe isolato dagli altri bambini. La sua salute fisica e mentale ne risentireb­be. Il pediatra costa, ma rende un servizio. Se non esistesse il gestore molti investitor­i terrebbero i soldi nel conto corrente, proprio per evitare l’ansia che investire per proprio conto genera. Darli in gestione costa ma è una alternativ­a più redditizia di quella di fare da soli.

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