Diversificare con Bonos e Ot
Nei portafogli bond spagnoli e portoghesi assieme a quelli italiani
Se le prospettive economiche dell’Europa dovessero confermarsi in miglioramento, diversificare il portafoglio con una combinazione di titoli sovrani sia spagnoli, sia portoghesi (più redditizi) potrebbe rappresentare una strategia di investimento da abbinare al “classico” portafoglio obbligazionario di titoli di Stato italiani.
Infatti, in uno scenario positivo per l’eurozona — consolidato dai risultati elettorali della prima parte dell’anno ( si veda anche articolo a fianco) — può forse aver senso valutare l’investimento in titoli di Stati di altri Paesi periferici che non siano l’Italia.
Dunque, escludendo per ovvi motivi di rischio eccessivo la Grecia ( anche se i titoli governativi ellenici hanno garantito ritorni a doppia cifra nella prima parte del 2017), i Paesi periferici sui quali è realistico concentrarsi sono, appunto, Spagna a Portogallo.
i bonos
I titoli sovrani spagnoli offrono a oggi rendimenti inferiori rispetto a quelli italiani; la differenza è piuttosto significativa su tutte le scadenze (si veda tabella in pagina). Non molto tempo fa il rapporto era invertito (i titoli spagnoli rendevano più di quelli italiani, segnalando dunque un maggior rischio percepito dai mercati).
Nel corso degli ultimi due anni, invece, complice una ripresa economica iberica robusta e la soluzione della situazione di “empasse” politico, l’attitudine degli investitori verso la Spagna è fortemente migliorata. «A oggi — spiega Achille Vallone di Marzotto Sim — l’investimento in obbligazioni del paese iberico ha dunque senso prevalentemente in ottica di diversificazione del rischio e non tanto per ottenere più rendimento » .
le obrigações do tesouro (ot)
Diverso è il discorso per il Portogallo, la cui condizione è da tempo seconda (in senso negativo del termine) soltanto alla Grecia. A preoccupare ulteriormente gli investitori c’è stato il fatto che il paese lusitano ha eletto nel 2015 un Go- verno di sinistra, dal quale si temevano decisioni poco responsabili dal punto di vista delle politiche economiche.
Alla prova dei fatti (almeno per il momento) i timori si sono però rivelati eccessivi. In effetti, la ripresa dell’economia portoghese è stata migliore del previsto e le dinamiche del debito sembrano per adesso sotto controllo. Restano timori significativi l egati soprattutto al risanamento del settore bancario ma allo stesso tempo è indubbio che il flusso di notizie degli ultimi sei-nove mesi ha segnato un costante miglioramento. «Con rendimenti decisamente più elevati rispetto ai BTp — conclude Vallone —, i titoli governativi portoghesi rappresentano un’alternativa allettante in termini di rendimento. Se gli scenari positivi per l’Europa dovessero continuare a rafforzarsi, è plausibile che anche il Portogallo possa continuare sulla strada del risanamento con evidenti conseguenze positive per le obbligazioni e per chi ha deciso di immetterle nel proprio portafoglio».