L’inflazione, quella eterna lotta contro il «caro-vita»
In Italia per 20 anni prezzi fuori controllo Più stabilità con l’euro
L’inflazione viene definita come un aumento prolungato e generalizzato dei prezzi che porta alla diminuzione del potere d’acquisto della moneta. Per comprendere meglio, per esempio, potremmo immaginare di vivere in un’isola dove si producono 10 noci di cocco e vi sono dieci monete da 1 euro; il prezzo di una noce di cocco sarebbe proprio di 1 euro. Mettiamo che per ipotesi la banca centrale dell’isola decida di coniare e mettere a disposizione degli isolani altri 10 euro.
Se la produzione di noci di cocco rimane inalterata le noci finiranno per costare due euro. Ma potrebbe anche succedere che chi, per primo, ha a disposizione la nuova moneta decida di acquistare più noci di coc- co e questo stimoli la produzione di ulteriori 10 nuove noci di cocco.
Nel primo caso avremmo assistito a un episodio di inflazione galoppante, i prezzi sono raddoppiati e i beni sono rimasti gli stessi. Nel secondo caso, invece, la moneta messa in circolazione dalla Banca centrale dell’isola ha stimolato nuova produzione di noci e ha finito per raddoppiare la ricchezza degli isolani.
La moneta ha allo stesso tempo un grande potere e un nessun potere: nella misura in cui genera nuova produzione contribuisce ad aumentare la ricchezza complessiva; nella misura in cui non lo fa contribuisce a creare confusione, nel caso appunto inflazione, cioè più moneta per comprare gli stessi beni di prima.
In Italia, dopo la svalutazione del settembre 1992, l’adozione dell’euro all’inizio di questo secolo ha fatto sperimentare livelli di inflazione così bassi da non essere ricordati a memoria d’uomo. Cosa ha comportato ciò? « Tassi d’interesse estremamente contenuti - risponde Giampaolo Galiazzo della società di consulenza indipendente Tiche di Treviso - a vantaggio di chi si è indebitato per far fronte all’acquisto di una casa o di impianti o di beni strumentali. La Bce ha il compito di contenere l’inflazione al di sotto del 2%, in modo che la creazione di moneta si traduca in un aumento di ricchezza per tutti anziché in un aumento di confusione dovuto all’inflazione, che noi abbiamo sperimentato per ben due decenni ( anni 70 e 80) » .