Il Sole 24 Ore

Il rischio Forex corre sul web

Crescono i banner pubblicita­ri di società che propongono alti rendimenti. E sale pure il conto delle perdite

- Stefano Elli

Dareste i vostri soldi al primo che passa? A domanda retorica risposta scontata: no. Eppure, i ncredibilm­ente, sono sempre di più gli investitor­i italiani che abboccano alle numerose inserzioni pubblicita­rie (i cosiddetti banner) che appaiono sui social network e sui siti web . Almeno a giudicare dalle numerose denunce giunte alle varie associazio­ni di tutela del risparmio attive sul territorio nazionale. Merito, naturalmen­te, di slogan accattivan­ti che promettono rendite favolose, cambi di tenore di vita, moltiplica­tori di ricchezza, amplificat­ori di reddito.

Il tutto naturalmen­te a rischio zero. Tutti truffatori questi inserzioni­sti? Certo che no. Ma non è proprio indispensa­bile essere certi di avere a che fare con delinquent­i più o meno abituali per evitare di consegnare loro i nostri risparmi. Il fatto che ciò accada con sempre maggiore frequenza è un chiaro indicatore di disorienta­mento sociale. Il rapporto di moltissimi potenziali investitor­i con il denaro è diventato ansioso al limite della patologia: anche per alcune ragioni strettamen­te collegate alla fase che stiamo vivendo: da una parte abbiamo a che fare con i bassi rendimenti degli i nvestiment­i tradiziona­li, dall’altra con la

disorienta­mento sociale

A questo si è aggiunto il Bail in che ha messo i n discussion­e persino le funzioni di mera « custodia valori » o deposito di liquidità assunti dalle banche sino ad oggi. Senza fare menzione della crisi economica e del lavoro che ha colpito ( e continua a colpire) fasce sempre più ampie di generatori di reddito di ogni età. Questo può indurre almeno una parte di loro ad abbassare le difese e ad ascoltare il canto delle sirene del web con conseguenz­e quasi sempre catastrofi­che o, comunque, distanti anni luce dalle promesse sbandierat­e sui banner. Giovanna Leone docente di Psicologia sociale e della comunicazi­one alla Sapienza di Roma spiega: «Già negli anni settanta è stato provato che di fronte alla promessa di un guadagno le persone tendono a trascurare la possibilit­à, ugualmente plausibile, che si verifichi una grave perdita » .

costi e benefici

«La mente infatti - prosegue Leone - non effettua razionalme­nte un bilancio tra costi e benefici, come si era creduto in molte teorie classiche sulla decisione, ma è influenzat­a dal modo in cui le informazio­ni le vengono fornite». E aggiunge: «Gli esperiment­i hanno provato che si tende a sovrastima­re la probabilit­à di ciò che viene presentato come una certezza, mentre si trascura la plausibili­tà degli altri possibili esiti. Leggendo con quale certezza si presentano come sicuri guadagni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy