Dometic e LU-VE, rotta sugli emergenti
Risultati in crescita per i due gruppi della refrigerazione anche grazie alle acquisizioni
Il freddo è di attualità in questo maggio 2017, non solo per il clima ma anche in senso traslato: il 19/5 dovrebbe sbarcare in Borsa (al Mta), dopo un collocamento riservato a istituzionali, il gruppo riminese Indel B, attivo da molti anni nel settore della refrigerazione mobile (frigoriferi portatili destinati a varie applicazioni). E così è giunto alla ribalta in cui le società quotate non sono molte: in primo luogo il colosso svedese Dometic Group (diretto competitor di Indel B) e, in Italia, il gruppo varesino LU-VE, operante nel settore del condizionamento e della refrigerazione commerciale e industriale, per ora quotato all’Aim ma che prossimamente passerà al Mta. Nel primo trimestre 2017 Dometic Group ha conseguito ricavi in aumento del 14,8% a 3.443 milioni di Sek (la crescita organica è stata dell’11%), ma l’ebit è salito solo del 4,5% a 418 milioni e l’utile netto è rimasto invariato a 296 milioni. Questo per la presenza di 46 milioni di oneri non ricorrenti dovuti a costi di “rebranding”, oneri da acquisizioni e oneri legali da class action. Inoltre il tax rate è salito dal 19,4% al 23,5%. Quanto a LU-VE (che non presenta risultati per il primo e terzo trimestre), ha chiuso l’esercizio 2016 con ricavi in aumento dell’11,3% a 236,2 milioni, mentre l’ebit è balzato del 28,1% a 17,8 milioni e l’utile netto del 74,1% a 15,8 milioni. Considerando poi i dati aggregati che includono per l’intero esercizio i risultati di Spirotech, azienda indiana consolidata da ottobre 2016, si sarebbe giunti a un giro d’affari di 251,3 milioni, un ebit di 20,2 milioni e un utile netto di 17,5 milioni. Il gruppo LU-VE ha beneficiato nello scorso esercizio di proventi finanziari netti per 2 milioni derivanti dalla gestione della liquidità disponibile (nel 2015 c’erano oneri finanziari netti per 3,4 milioni). Per l’intero esercizio 2017 Dometic Group ha indicato un target di incremento dei ricavi pari al 5% e un ebit margin del 15% (12,1% nel primo trimestre). LU-VE invece non ha fornito una guidance numerica. Ma la strategia è chiara: crescita anche per acquisizioni nel medesimo settore (nelle Americhe in primo luogo, ma anche in Europa o in Paesi emergenti) oppure in settori contigui, e ulteriore incremento dei margini. Non sarà comunque trascurato il lancio di nuovi prodotti, che costituisce per ora il focus primario di Dometic Group (non sono escluse acquisizioni ma solo in settori di nicchia). Il gruppo svedese intende espandere l’attività nell’area Asia-Pacifico e in particolare in Cina, nonché rafforzare la sua quota di mercato nel comparto dei sistemi di refrigerazione per Recreational Vehicles (camper, roulotte, motorhome) negli Stati Uniti.