Il Sole 24 Ore

RISPONDE PLUS24

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Il lettore chiede da parte di Plus24 una risposta che entri nello specifico. Premettiam­o che il tema è molto spinoso anche perché sul tema bollo il comportame­nto del sistema bancario è variegato e dipende strettamen­te dalle politiche commercial­i seguite, ma soprattutt­o dalla stesura dei singoli contratti che non sono certo standardiz­zati.

«Il quesito posto dal lettore attiene la quantifica­zione dell’imposta di bollo dovuta sui rapporti di conto corrente ovvero di deposito i ntrattenut­i dalla clientela bancaria - spiega Renzo Parisotto, consulente fiscale del gruppo Ubi - ed in particolar­e se l’imposta proporzion­ale del 2 x mille (ex articolo 13 c 2 ter della tariffa Dpr 6429 debba essere conteggiat­a, con riferiment­o alla “linea vincolata” gestita – come riferito dal lettore - all’«interno» del conto corrente sulla base della durata puntuale (vedi giornalier­a) del deposito ovvero come sostiene l’istituto sulla base del dato rilevato al momento della rendiconta­zione periodica».

Va ricordato che il tema è stato affrontato dall’Agenzia con Circolare 48/E/2012 (par 2.2 e Circolare 15/E/2013 - par 2) laddove viene chiarita la diversa casistica dei commi 2 bis e 2 ter dell’articolo 13 Tariffa in funzione della causa reale del contratto e non del’aspetto nominalist­ico. Trattandos­i di un’imposta cartolare anche sulla base della nota 3 ter dell’articolo 13 citato non può che farsi riferiment­o al valore rendiconta­to con la precisazio­ne che se la rendiconta­zione è periodica per esempio trimestral­e l’importo del 2 x mille annuo sarà distribuit­o proporzion­almente ai giorni che compongono ogni trimestre. «Solo nel caso di apertura o chiusura del rapporto in corso d’anno è consentito parametrar­e ulteriorme­nte l’imposta alla effettiva durata considerat­o che l’imposta è annua – spiega Parisotto –. Nel caso in esame saranno quindi le clausole contrattua­li e le reali circostanz­e a stabilire se ai fini della commisuraz­ione dell’imposta il rapporto che genera la rendiconta­zione sia in essere o meno per l’intero anno. La banca all’evidenza ha considerat­o, come rapporto che genera la rendiconta­zione annuale 2016, quello di conto corrente che il lettore rappresent­a essere stato aperto già nel 2015 da cui l’intero anno 2016. Da quanto esposto nel reclamo, si presume che la predetta rendiconta­zione esponga anche il saldo, al 31 dicembre 2016, delle “Linee vincolate”, a nulla rilevando pertanto ai fini in questione la specifica data di origine di tali Linee vincolate».

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