INVESTIMENTI TRASPARENTI
Priips, arriva il nuovo Kid
Una partita chiusa ormai. L’Europa ha scelto le modalità per comunicare agli investitori gli indicatori di rischio e gli scenari di rendimento da inserire nel Kid (key informations document). Lo ha ricordato nel corso del suo ultimo discorso al mercato il presidente di Consob, Giuseppe Vegas, lunedì scorso a Milano.
Il regolamento delegato, con le norme tecniche per la redazione del Kid dei Priips, è stato pubblicato lo scorso 12 aprile sulla Gazzetta Ufficiale della Ue. Il documento indica le informazioni che occorre dare agli investitori al dettaglio quando vengono loro proposti appunto prodotti di investimento preassemblati. A fine settembre 2016 il primo testo presentato dalla Commissione Ue, sulla base delle indicazioni delle authority europee del settore, era stato bocciato dal Parlamento Ue. Quello apparso quindi sulla Guce di aprile è il testo che tiene conto anche delle osservazioni del Parlamento comunitario. Il nuovo Kid sarà in vigore dal primo gennaio 2018.
Come viene presentato il rischio dunque nel nuovo Kid? Attraverso un indicatore sintetico (SRI) che utilizza una scala numerica da 1 a 7, mettendo insieme rischio di mercato e di credito. Per quanto riguarda invece il rischio di liquidità questo andrà indicato in una separata spiegazione testuale a parte. Le probabilità di rendimento invece sono riportati in una tabella con quattro scenari di performance: sfavorevole, moderato, favorevole, più uno scenario “stress”, ovvero particolarmente sfavorevole per il titolo, introdotto su espressa richiesta dell’Europarlamento. Questi rendimenti sono riportati al netto dei costi e senza indicare le probabilità di ciascuno. Inoltre si basano sulla volatililtà pregressa quindi, non una previsione esatta sul futuro ma una stima sulla base di quanto è stato nel passato, e di questo deve essere specificato per i risparmiatori. Inoltre i quattro scenari sono calcolati su diversi orizzonti temporali e sia in termini percentuali che monetari (come si vede nella tabella in pagina c’è una doppia fila di caselle per ciascuno).
Anche se il Kid è un’informativa semplificata e sintetica, la serie di equazioni riportate nel decreto, che indicano come calcolare i vari indicatori, fanno capire che è meglio avventurarcisi con qualche aiuto. «Per Anasf - spiega Germana Martano, segretario generale dell’associazione - che ha seguito nel loro divenire i lavori europei dedicati al Kid, la nuova disciplina promuove una maggiore trasparenza e testimonia un impegno alla chiarezza verso i risparmiatori che rispecchia le posizioni da sempre proprie dell’Associazione». Però aggiunge: «Parliamo comunque di concetti di non immediata comprensibilità che richiedono, sia nella fase iniziale che durante la vita