Il Sole 24 Ore

Niente minimi ma più garanzie

Senatore Pd

- Claudio Tucci

pPietro Ichino insegna diritto del lavoro da oltre 30 anni. È senatore Pd, e mercoledì ha detto un “Sì” convinto alle nuove norme che estendono diritti e tutele ai lavoratori autonomi, dove vede «una svolta positiva davvero importante, da molti punti di vista». «Bene anche aver evitato di reintrodur­re le tariffe minime», aggiunge. Mentre sullo smart working avverte: «Le nuove regole rischiano di ridurre quell’agilità del rapporto che invece va difesa».

Professore, contrario alle tariffe minime?

Sì. Qui semmai la via da seguire dovrà essere quella di un minimo orario applicabil­e solo nelle situazioni di sostanzial­e dipendenza economica dal committent­e.

Sul lavoro agile quali criticità vede?

Non si preserva l’agilità se l’ac- cordo tra le parti viene appesantit­o con costi di transazion­e superflui. Capisco l’obbligo di forma scritta, anche se oggi basta quella orale. Ma se s’impone di inserire nell’atto scritto una serie di altri contenuti, dalle forme di esercizio del potere direttivo alle condotte passibili di sanzioni disciplina­ri, si costringe la piccola e media azienda ad avvalersi di un consulente. Non ne vedo l’utilità.

Le imprese sono poi preoccupat­e per le norme su salute e sicurezza…

Quello dell’«informativ­a scritta con cadenza almeno annuale» sui rischi generali e specifici è un vincolo eccessivo visto che già oggi possiamo constatare che il rischio aggiuntivo del lavorare su di un pc a casa propria o dove si preferisce è pressoché irrilevant­e. E sugli infortuni in itinere? Qui il discorso cambia. La nuova normativa non è solo sovrabbond­ante: a me sembra proprio sbagliata. Di una norma specifica per il lavoro agile c’era bisogno, ma solo per precisare che non costituisc­e mai infortunio in itinere coperto dall’Inail quello in cui sia incorso il lavoratore nella frazione “agile” della prestazion­e. Nell’ambito di quella frazione, infatti, la persona interessat­a non è in alcun modo obbligata a muoversi da casa propria; se si muove lo fa per propria libera scelta.

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Pietro Ichino. Professore di diritto del lavoro e senatore

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