«Nel 2018 premi dell’Atp per 130 milioni»
Presidente dell’Association of Tennis Professionals
pGli Internazionali d’Italia sono uno dei nove tornei Master 1000 dell’ATP World Tour che conta, in questa stagione, 63 appuntamenti in 31 paesi differenti, in tutti i continenti. Chris Kermode, al secondo mandato, è alla guida d dal 2014.
Come sopravvivrà il prodotto tennis al post ‘Fab Four' (Federer, Nadal, Djokovic e Murray, ndr)?
Roger Federer e Rafael Nadal sono due dei maggiori personaggi che il nostro sport abbia mai avuto. È difficile quantificare quanto la crescita del tennis negli ultimi 15 anni vada attribuita direttamente a loro, ma di certo il loro contributo è stato immenso sia in termini di attrazione per il pubblico sia come esempio lontano dai campi di gioco. Ci sarà un momento in cui le loro carriere si concluderanno e ci mancheranno. Detto questo, nessun giocatore è più grande dello sport e il tennis maschile ha una capacità incredibile di produrre costantemente stelle globali. Siamo fiduciosi nella capacità di continuare a farlo e crediamo nella forza del nostro circuito. Dal punto di vista promozionale, come Tour abbiamo la responsabilità di promuovere il mag- gior numero possibile di giocatori, in particolare le giovani generazioni. La visione televisiva globale è cresciuta di oltre il 100% dal 2008, da quando sono stati apportati cambiamenti strutturali al circuito. La realtà è che non perderemo i ‘Fab Four' da un anno all’altro. Sarà un processo graduale che durerà, probabilmente, 4-5 anni ed è molto tempo nel nostro sport. Cosa faranno nei prossimi cinque anni Kei Nishikori, Grigor Dimitrov, Milos Raonic, Nick Kyrgios o Alexander Zverev? Possiamo avere fiducia nella capacità dei nostri maggiori tornei di creare le stelle del futuro.
Quali sono i paesi dai quali proviene la maggiore domanda di tennis?
L’ATP World Tour è una delle poche realtà sportive veramente globali. I giocatori Top 100 provengono da circa 35 paesi differenti. Nord America ed Europa rappresentano le basi tradizionali del nostro circuito e continueranno a esserlo ma, in una prospettiva commerciale, è la nostra impronta globale a rimanere uno dei maggiori punti di forza del Tour. Anche dal punto di vista dei giocatori, la chiave è avere una rappresentanza mondiale. I giovani della Next Gen provengono dall'Australia, dagli Stati Uniti, dall'Asia e dall'Europa.
Nel 2016, 62,5 milioni di dollari di montepremi sono andati a dieci giocatori. Non è una fetta troppo grande sul totale?
È una bella domanda e una sfida per il tennis su come vadano condivise le entrate tra il maggior numero di giocatori possibile, pur comprendendo che coloro che vincono meritano di essere adeguatamente premiati. Vogliamo che tanti giocatori possano vivere il più a lungo possibile il tennis professionistico e che è i nostri tornei siano sostenibili sul mercato. I premi nei tornei Atp e nei Grande Slam sono aumentati notevolmente negli ultimi anni. Il montepremi del nostro circuito è destinato a superare i 130 milioni di dollari nel 2018, più del 100% nel corso degli ultimi dieci anni con incrementi anche per i tornei challenger.
I diritti tv dei tornei Master
«Il World Tour è una delle poche realtà sportive veramente globali»