Fincantieri: in arrivo il parere dei sindacati su Stx France
pLa cessione di Stx France a Fincantieri si avvicina al traguardo e la prossima settimana il ceo Giuseppe Bono potrebbe già presentarsi all’assemblea dei soci, convocata a Trieste per venerdì, con in tasca il parere del comitato d’impresa dell’azienda francese. Il giorno prima dell’assise, infatti, andranno a scadenza i trenta giorni che il codice del lavoro transalpino fissa per la procedura di consultazione-informazione, non vincolante, dell’organo sindacale a composizione mista e che sono scattati dal 19 aprile. Quando, come si ricorderà, a valle della firma dell’accordo di principio con il governo francese, l’ad di Fincantieri è volato per la prima volta a Saint-Nazaire per incontrare i rappresentanti dei lavoratori e il management.
Proprio in quell’occasione, infatti, i sindacati si erano impegnati con il manager calabrese a predisporre la loro valutazione nel giro di un mese in modo da consentire il completamento del percorso, dal momento che il documento del comitato d’impresa, ancorché non vincolante, deve essere notificato, oltre che ai vertici dell’azienda, anche alla corte distrettuale di Seul che sta gestendo la procedura concorsuale della holding sud-coreana Stx, cui fanno capo i cantieri affacciati sulla Loira. Se il copione sarà rispettato, dunque, il parere dovrebbe arrivare a breve, seguito a stretto giro dalla formalizzazione dell’atto di vendita. «Stiamo definendo con il tribunale di Seul le ultime questioni per risolvere la cessione», ha detto l’ad Bono in una intervista a Class Cnbc nei giorni scorsi.
Ma quale sarà il responso? Di sicuro, visto l’ok di Parigi al deal, i sindacati non si opporranno alla cessione. È probabile, però, che sfrutteranno la procedura per ribadire alcune istanze portate avanti in questi mesi, ancor prima che il gruppo triestino entrasse in scena, a partire dalla richiesta di una serie di aumenti salariali per i quali non sono mancati scioperi e picchetti nelle ultime settimane davanti ai cancelli di Saint-Nazaire. Insieme alle rivendicazioni stipendiali, il parere servirà poi a rimarcare, con ogni probabilità, i paletti più volte evocati in questi mesi, il mantenimento di occupazione e competenze sul territorio e l’impegno sugli investimenti già programmati dal management (100 milioni in tre anni), su cui peraltro Bono ha già fornito tutte le rassicurazioni del caso.
L’operazione, dunque, è alla stretta finale e, una volta completata, consentirà a Fincantieri, come ha rilevato un repor recente di Kepler Cheuvreux, un salto significativo: la fetta di mercato passerebbe dal 38% al 55% e l’Ebitda margin del segmento shipbuilding salirebbe fino all’8% (dall’attuale 6,4%, come da trimestrale).