Il Sole 24 Ore

L’ACQUA «IN ECCEDENZA» SI PAGA PER MILLESIMI

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In un condominio ogni proprietar­io ha il suo contatore di sottrazion­e e paga l’acqua in base al suo consumo. Annualment­e, risulta una eccedenza d’acqua usata per la pulizia delle parti comuni (scala, androne e giardino). L’amministra­tore suddivide questa eccedenza tra i condòmini con il metodo che si potrebbe definire “più consumi più ti addebito”. Un condomino non condivide questo metodo di addebito e ha proposto di pagare l’eccedenza (che viene consumata per il condominio) secondo i millesimi di proprietà. Qual è il metodo più corretto?

P.V. – MESSINA

In caso di presenza dei contatori di sottrazion­e installati per ogni singola unità immobiliar­e, ogni privato risponderà in ragione del consumo effettivo per la relativa proprietà, mentre le spese comuni (che, nel caso prospettat­o, sono relative all’eccedenza d’acqua usata per la pulizia delle parti comuni – scale, androne e giardino) verranno ripartite secondo il criterio generale previsto dall’articolo 1123, comma 1°, del Codice civile, ossia per millesimi di proprietà.

A cura di Paola Pontanari

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