L’ACQUA «IN ECCEDENZA» SI PAGA PER MILLESIMI
In un condominio ogni proprietario ha il suo contatore di sottrazione e paga l’acqua in base al suo consumo. Annualmente, risulta una eccedenza d’acqua usata per la pulizia delle parti comuni (scala, androne e giardino). L’amministratore suddivide questa eccedenza tra i condòmini con il metodo che si potrebbe definire “più consumi più ti addebito”. Un condomino non condivide questo metodo di addebito e ha proposto di pagare l’eccedenza (che viene consumata per il condominio) secondo i millesimi di proprietà. Qual è il metodo più corretto?
P.V. – MESSINA
In caso di presenza dei contatori di sottrazione installati per ogni singola unità immobiliare, ogni privato risponderà in ragione del consumo effettivo per la relativa proprietà, mentre le spese comuni (che, nel caso prospettato, sono relative all’eccedenza d’acqua usata per la pulizia delle parti comuni – scale, androne e giardino) verranno ripartite secondo il criterio generale previsto dall’articolo 1123, comma 1°, del Codice civile, ossia per millesimi di proprietà.
A cura di Paola Pontanari