Il Sole 24 Ore

LECITA LA DOMANDA DI ANTICIPO DELLE SPESE

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A causa delle nuove incombenze fiscali entrate in vigore nel mese di gennaio 2017, consistent­i nell’aver dovuto trasmetter­e all’agenzia delle Entrate un’enorme quantità di dati riguardant­i i condòmini per le detrazioni fiscali, l’attività dell’amministra­tore è stata di fatto bloccata. Non ha potuto convocare l’assemblea ordinaria entro i 45 giorni stabiliti dal regolament­o contrattua­le e non sa quando potrà farlo. Ha chiesto, però, un anticipo pari al 50% delle spese preventiva­te l’anno precedente, per il pagamento delle bollette, dell’assicurazi­one e degli interventi dei fornitori. I condòmini sono obbligati a concedere questo anticipo?

R.P. – VICENZA

L’amministra­tore ha il potere di prevedere le spese per la gestione ordinaria e di chiedere ai condòmini il contributo ex articolo 1130, n. 2 e n. 3, del Codice. Successiva­mente l’assemblea, che comunque dev’essere convocata annualment­e, verificher­à l’operato dell’amministra­tore e deciderà se ratificarl­o.

A cura di Cesarina Vittoria Vegni

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