Continental cade in Borsa (-13%)
Per il produttore tedesco di pneumatici e sistemi tonfo in Borsa del 13,19%
Continental, colosso tedesco degli pneumatici, ieri ha accusato un forte ribasso (-13,1%) alla Borsa di Francoforte, bruciando in una sola seduta ben 4,8 miliardi di capitalizazione. Il tutto dopo che l’azienda ha corretto le sue stime sui ricavi per il 2018, abbassandole da 46 a 45 miliardi di euro e riducendo dal 10 al 9% l’ebit margin rettificato, cioè la percentuale di ricavi che si trasforma in risultato operativo. Pesanti ripercussioni in Borsa per i titoli europei dell’automotive.
Minori aspettative di vendita; aumento dei costi di produzione; richieste di risarcimento previste sia nel terzo sia nel quarto trimestre. È facendo riferimento a queste motivazioni che Continental ha tagliato le previsioni 2018 di vendite e margini.
Per il gigante tedesco produttore di pneumatici, sistemi di frenata, sistemi di controllo di stabilità del veicoli, si tratta della seconda revisione al ribasso di quest’anno, dopo quella di aprile. E la Borsa non ha perdonato con il titolo che a Francoforte ha ceduto il 13,19% bruciando 4,8 miliardi di capitalizzazione scesa a 32,2 miliardi, con una flessione del 28% dall’inizio dell’anno. Quello di ieri per il titolo è stato il colpo più pesante dal gennaio 2009.
Il gruppo ha reso noto di attendersi vendite consolidate di circa 46 miliardi di euro e un margine Ebit adjusted di oltre il 9 per cento. In precedenza aveva stimato vendite intorno ai 47 miliardi e un margine di oltre il 10 per cento. Il gruppo presenterà i risultati per i nove mesi l’8 novembre, con una previsione al momento di chiudere il terzo trimestre con vendite pari a circa 11 miliardi di euro, un ebit rettificato oltre quota 700 milioni e un free cash flow prima delle acquisizioni e prima del deflusso dei fondi per i piani pensionistici statunitensi pari a 1,6 miliardi di euro rispetto all’aspettativa precedente di 2 miliardi di euro.
Il warning dell’azienda tedesca ha pesato su tutto il settore dei produttori di componenti automobilistici: Valeo (-4,8%) , Nokian (-4%), Michelin (-3,95%), Brembo (-2,2%), Pirelli (-4,58%). Il settore automotive nel suo complesso ha comunque risentito del colpo. A Milano hanno chiuso in rosso Cnh (-2,03%), Fca (-1,2%) e Ferrari (-1,05%). A Francoforte Volkswagen (-1,35%) e Bmw (-0,77%). A Parigi in calo Peugeot (-2,14%) e Renault (-0,78%).
Pirelli intanto in serata ha emesso una nota per segnalare che «Pirelli comunica che non rileva cambiamenti significativi nei mercati in cui opera che abbiano impatti sulle proprie previsioni relative all’esercizio in corso». Nessuna modifica delle stime per il produttore di pneumatici, dunque, pur a fronte di una revisione al ribasso dei target del concorrente tedesco arrivata proprio mentre si torna a parlare di possibili dazi Usa del 25% sulle auto Made in Ue. Incertezze, dunque, legate alle ormai note “guerre commerciali”. A ciò si unisce il quadro di base di un’industria automobilistica e del suo indotto alle prese con crescenti costi di investimento per sviluppare veicoli elettrici e auto a guida autonoma.
In questo quadro, per Continental si sono rivelate inferiori alle aspettative le vendite in Cina ed Europa sia nella divisione Automotive che in quella ContiTech. In secondo luogo, la domanda debole del mercato dei pneumatici in entrambe le regioni ha ridotto le aspettative di vendita per l’esercizio. La società tedesca prevede di ridurre i costi nel terzo trimestre cercando di riconquistare negli ultimi tre mesi dell’anno, quando il margine operativo potrebbe tornare a circa il 10 per cento. La società prevedeva una «ripresa dopo la debolezza all’inizio del trimestre, ma così non è stato».