Il Sole 24 Ore

Manutenzio­ne, Aspi investe più degli obblighi

Sull’autostrada A10 le spese hanno superato del 117% la media dell’intera rete

- Marco Morino

Il confronto tra i costi di manutenzio­ne sostenuti da Autostrade per l’Italia (Aspi) e gli impegni stabiliti nel contratto di concession­e firmati nel 2007 con il ministero delle Infrastrut­ture evidenzia che Aspi ha investito più di quanto previsto dagli obblighi convenzion­ali. Lo rileva un dossier dell’Aiscat, l’associazio­ne dei concession­ari autostrada­li italiani.

In particolar­e, Aspi ha consuntiva­to nel periodo 2008-2017 una spesa complessiv­a per costi di manutezion­e sull’intera rete auostradal­e in concession­e (2.855 chilometri) pari a circa tre miliardi di euro (per la precisione: 2.922 milioni), con una maggiore spesa di 80 milioni (+2,8%) rispetto agli impegni stabiliti nella Convenzion­e con lo Stato.

L’analisi

L’analisi dell’Aiscat mette a confronto i costi di manutenzio­ne sostenuti dalla concession­aria privata Autostrade per l’Italia (sull’intera rete, nella direzione di tronco di Genova e sull’autostrada A10, all’interno del quale si colloca il viadotto Polcevera) con:

1) i costi di manutezion­e previsti dalla Convenzion­e con lo Stato;

2) i costi di manutezion­e sostenuti dalla concession­aria pubblica Anas;

3) i costi di manutezion­e sostenuti dalle principali concession­arie autostrada­li europee.

La sintesi

L’analisi smentisce innanzitut­to la tesi secondo la quale Autostrade per l’Italia non avrebbe effettuato la manutenzio­ne richiesta dalla Convenzion­e con lo Stato, evidenzian­do tra l’altro un maggiore impegno proprio nella direzione di tronco di Genova e in particolar­e sull’autostrada A10.

Il confronto con l’intera rete stradale gestita da Anas, pari a circa 26mila chilometri, evidenzia inoltre un costo annuo per chilometro di manutenzio­ne di Aspi (108mila euro) pari a circa 5 volte il costo analogo sostenuto da Anas (19mila euro).

Inoltre il confronto con primarie concession­arie autostrada­li europee smentisce, ribaltando­la, anche l’altra tesi relativa a livelli di manutenzio­ne italiani inferiori rispetto ai livelli di manutenzio­ne europei. Al contrario, sulla rete di Autostrade per l’Italia i costi di manutenzio­ne sono risultati fra tre e cinque volte più alti rispetto a quelli di concession­arie francesi e spagnole.

Le cifre

Nella direzione di tronco di Genova (circa 400 chilometri) negli ultimi 5 anni (2013/2017) sono stati sostenuti da Aspi costi di manutenzio­ne pari a 130mila euro l’anno per ogni chilometro di rete, circa il 20% in più rispetto ai 108mila euro spesi in media sull’intera rete di Autostrade per l’Italia. Ancora più evidente è l’impegno in termini di manutenzio­ne sui 45 chilometri di autostrada A10, che comprende il viadotto Polcevera. In particolar­e negli ultimi 5 anni (2013/17) sono stati sostenuti - sulla sola Autostrada A10 - 234mila euro di costi di manutenzio­ne per ogni chilometro, pari a oltre il doppio rispetto alla media dell’intera rete autostrada­le di Autostrade per l’Italia (+117%).

Infine il dossier dell’Aiscat effettuta il confronto dei costi di manutenzio­ne di Autostrade per l’Italia rispetto ai costi di manutenzio­ne delle principali concession­arie attivi nei Paesi europei comparabil­i (Francia e Spagna), ovvero Gruppo Sanef e Gruppo Abertis. In base alle stime disponibil­i il benchmark evidenzia che per Aspi la spesa necessaria per manutenzio­ne è di circa 5 volte maggiore rispetto alle concession­arie spagnole, 3 volte maggiore rispetto alle concession­arie francesi, che spendono in media rispettiva­mente 22mila euro e 38mila euro per chilometro, a fronte dei 108mila investiti da Autostrade.

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