La vita con un animale aiuta 9 anziani su 10
Un animale domestico per un anziano è uno stimolo a muoversi, a socializzare, a donare affetto. Il fatto che un cane o un gatto migliori la salute fisica e psichica è ben chiaro agli «over 65» che hanno un animale da compagnia: in nove su dieci pensano che vivere con un pet abbia un impatto positivo su salute e umore, riduca la sensazione di solitudine e aumenti la serenità. Con il passaparola, se ne sono accorti anche quelli che il pet non ce l'hanno: sette su dieci tra loro sono convinti che la propria vita migliorerebbe grazie a un amico peloso o magari con le piume o le branchie (uccelli e pesci sono diffusissimi nel nostro Paese). Sono dati diffusi da Senior Italia Federanziani, che ha condotto con Mars Italia uno studio su «Senior e pets».
Più del 70% degli intervistati dichiara di considerare gli animali di casa come membri della famiglia a tutti gli effetti. L’indagine 2018 rivela che nell’80% dei casi il pet entra in casa regalato da parenti o amici oppure adottato (nel 70% dei casi se cane e 80% se gatto), più della metà dei circa 1.700 intervistati trascorre circa quattro ore al giorno in sua compagnia e solo per il 40% degli anziani diventa un ostacolo nei periodi di vacanza. Quei 2 milioni abbondanti di over 65 italiani che hanno un animale da compagnia vorrebbero per loro più tutele, una medicina veterinaria di base e maggiori facilitazioni d’accesso negli ospedali, nei ristoranti e nei luoghi di vacanza. Ripagherebbero i costi di questi interventi i risparmi sulla spesa sanitaria: proprio Federanziani ha stimato che incentivando le adozioni tra i senior ci sarebbero fino a 4 miliardi di euro l’anno di minori costi per curare diabete, depressione e malattie cardiocircolatorie. Approfondimenti sul “pianeta animale” sul blog di Guido Minciotti: 24zampe guidominciotti.blog.ilsole24ore.com