Citazioni e frammenti per un jazz del futuro
Cominciamo con un elenco casuale e solo accennato perché uno ponderato potrebbe esaurire per intero questo articolo–anche se in verità sarebbe molto nello stile dell’autore raccontato. Duchamp, Kafka, Rimbaud, Bolaño, Borges, Bioy Casares, Duras, Robbe-Grillet, Resnais, W end ers,Paz,Ster ne, Di etrich, Sebald, Walser, Obrist, Turing, Beckett, Perec, Nabokov e fermiamoci qui. Di Enrique Vila-Matas, il settantenne scrittore catalano che si aggira da decenni in mezzo alla letteratura, al cinema e all’arte contemporanea, indagandone ora i silenzi, altre volte dedicando i suoi libri ad un’idea di letteratura citazionista, frammentata, sicuramente antirealista, l’editore milanese Humboldt mette insieme due testi recenti, minori rispetto ai romanzi ma molto significativi per un carotaggio, un remix dell’idea artistica di questo autore. Marienbad elettrico è il resoconto di un legame intellettuale fortissimo che in questi anni ha messo in dialogo la letteratura d iV ila-Matas eleo pere dell’artista francese Dominique Gonza le z-F oerster (1965), in una delle sue mostre più importanti, la personale del 2015 dedicatale dal Centre Pompidou, c’era una stanza, la numero 19, chiusa a chiave e non visitabile da nessun visitatore: solo lo scrittore barcellonese vi poteva accedere perché ne possedeva la chiave. Il continuo rispecchiamento tra le opere dei due autori avviene mediante incontri al parigino Café Bonaparte, attraverso un inseguimento di altri autori, di suggestioni, divisioni che vedono coinvolti i due autori eilorol avori. Vi la-Matasracconta in unas orta di diario il lavo rodi DG F, è un percorso rapsodico, frammentato che serve all’autore di
Bar tebly,Ilm al di Montano eDub li nesque
(solo per citare alcuni suoi libri ), per dialogare con gli autori del parziale elenco di sopra, per avvitarsi splendidamente su un afra sedi Kafka o sulle vicende biografiche di Rimbaud( che sembra apparire ad un certo punto all’angolo del Pont des Arts), altre volte il diario rende conto di ricognizioni fisiche che l’ autore ha compiuto in luoghi in qualche modo molto rappresentativi per la sua opera: come l’ hotel di Cascai sin Portogallo dove W end ersgiròn el 1982 Lo stato delle
cose oppure le terme e i palazzi di Marienbad, nella Repubblica Ceca, luogo onirico di uno dei film feticcio dell’intera storia del cinema, L’annèe dernière à
Marienbad (1961) della coppia RobbeGrillet/Resnais. Il Marienbad elettrico di Vi la-Matasè un jazz del futuro, una suite che lui immagina possa essere suonata nel 2054 nell’ installazione di DG F o, molto più avanti, nel 2666 di Roberto Bolaño. L’altro testo, Bastian Schneider, è una serie di frammenti dell’alter ego di Vila-Matas, una sequenza di citazioni racchi udibile in una dichiarazione dello scrittore (vero?): «Non falsifico mai le citazioni, mi limito a modificarle». MARIENBAD ELETTRICO – BASTIAN SCHNEIDER
Enrique Vila-Matas trad. di Elena Liverani, Humboldt Books, Milano, pagg. 148, € 16