CHE BONTÀ IL PICCIONE CUCINATO DAL MERLO!
s La mia stima per i locali «dietro al banco» è nota, addirittura avevo creato una categoria ad hoc nella guida del Sole 24 Ore. Questa definizione raccoglie le gastronomieche hanno cominciato a servire anche piatti caldi e servizio al tavolo, oltre alla vendita di prodotti e piatti pronti da asporto. Molti patron di questi locali, hanno capito di poter incrementare la loro attività offrendo un ulteriore servizio di ristorazione nelle loro stesse location. Il successo al di là della qualità è arrivato anche dalla ricerca di una clientela attratta dalla “diversità”.
Trai miei preferiti« dietro al banco », a suo tempo, avevo indicato un cuoco estroso, appassionato del propriomestiere, Angelo Torcigli ani, allora al Merlo di C amai ore. Ebbene da
un anno, Angelo non è più« dietro », ma in cucina; si è trasferito al Lido di
C amai ore negli ex locali d el l’ Aris ton
Mare (via Bernardini 660, tel.
0584/1660839). Un ristorante che si affaccia sulla sabbia, i cui tavoli sono ben distanti l’ uno dall’ altro.
Angelo ha mantenutola qualità della materia prima, mah a aggiunto doti di cuoco notevoli che già si intravedevano a Camaiore. La sua cucina è sorprendente perché nei locali della V ersilia i piatti si ripetono, mentre al Merlo ci si può sbizzarrire, a cominciare dai calamari alla carbonara alla ceviche di pescato locale agli agrumi, dai ravioli di astice e la sua bisque allo spiedo di polpo e seppie sporche cong re molata fino al crudo e cotto di verdure e crostacei con bottarga di tonno. Non manca un suomust: piccione cotto nella reticella di maiale. Sine qua non