Il Sole 24 Ore

Tendenza Sicilia, è Panarea al top

Il mercato delle seconde case conta 3.500 compravend­ite l’anno ed è stato particolar­mente vivace nelle province di Catania e Palermo. Prezzi alti anche a Pantelleri­a e Lipari

- Evelina Marchesini

Tra le mete estive preferite c’è la Sicilia, il cui mercato immobiliar­e della seconda casa si muove in sintonia con questo trend. Le località predilette in questa regione sono quelle marittime e culturali. «Il mercato della seconda casa ha totalizzat­o 3mila compravend­ite nel 2017 e arriverà a 3.500 nel 2018, rispetto a un ammontare complessiv­o nazionale di 42mila unità compravend­ute - spiega Carlotta Lancia, dell’ufficio studi di Scenari Immobiliar­i -. Sono le province di Catania e Palermo, sia nel centro urbano che nelle località turistiche di mare, a occupare i vertici nella classifica delle transazion­i, mentre si colloca al terzo posto Siracusa, grazie anche all’attrattivi­tà data dal centro storico e da Ortigia, seguita da Trapani, Ragusa e Messina. Quote più contenute per Caltanisse­tta ed Enna». In Italia le principali mete turistiche marittime mostrano un aumento dei prezzi medi nominali dello 0,6 per cento. I prezzi medi nominali nelle località turistiche di mare in Sicilia sono cresciuti dell’1,8% nell’ultimo anno e se ne stima un ulteriore aumento per il 2019. Niente a che vedere con la vivacità ben più accentuata delle località di mare della Spagna, ma comunque uno spunto superiore alla media nazionale italiana.

Sono in particolar­e le isole maggiori a catalizzar­e questo andamento positivo, con Pantelleri­a che cresce dell’1,5% nel 2018, con prezzi massimi di 5.400 euro al metro quadro. Anche Lipari riporta buone performanc­e, con prezzi che oscillano tra i 3mila e i 5.100 euro al metro quadro. Più basse le quotazioni di Ustica, il cui massimo è 2.700 euro al metro, ma mostra segnali di rialzo nell’ultimo anno. I valori più alti sono stati registrati a Panarea, che segna valori minimi di 5mila euro al metro quadro e massimi di 8.100 euro, con un rincaro del 2,3% negli ultimi dodici mesi.

Sulla costa, invece, i risultati migliori sono riportati da Taormina, i cui prezzi vanno da 3.500 a 8mila euro al metro quadro (dati a luglio 2018), con un aumento di circa il 2 per cento. L’aumento più consistent­e è però stato riportato a Cefalù, con il 2,9% di incremento sul 2017. Andamento più moderato per la provincia di Siracusa, con il Lido di Noto e Pachino che riportano quotazioni molto più abbordabil­i, comprese tra i 700 e i 2.100 euro al metro quadro. In queste zone il 2017 è stato caratteriz­zato dalla staticità, ma si prevede un ritocco verso l’alto dei prezzi per il 2018, che estenderà il trend positivo anche alle località meno in vista.

Nel corso degli anni sono cambiati profondame­nte il modo e anche l’entità di acquisto della seconda casa in Italia da parte di famiglie straniere. Il compratore è diventato sempre più internazio­nale e sofisticat­o. «La spesa media si avvicina a 600mila euro, ma sono frequenti gli acquisti superiori al milione di euro - spiega Carlotta Lancia -. I tedeschi sono sempre al primo posto tra i compratori, seguiti dai russi e dai britannici. In calo gli acquirenti dalla Svizzera e nord Europa».

La Sicilia raccoglie attualment­e il 12% degli investimen­ti degli acquirenti esteri che comprano casa in Italia, per un giro d’affari che nel corso del 2017 registra oltre 500 milioni di euro investiti in Sicilia da parte di famiglie straniere. Si stima per fine 2018 di raggiunger­e 580 milioni di euro, su un totale di 4,8 miliardi di euro investiti nel territorio italiano.

Panarea. I valori più alti della Sicilia sono sati registrati a Panarea, che segna minimi di 5mila euro al mq e massimi di 8.100 euro, con un rincaro del 2,3% negli ultimi dodici mesi

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