Il Sole 24 Ore

La logistica riscopre i piccoli capannoni

Non residenzia­le. La diffusione dell’e-commerce spinge gli investimen­ti

- —Ev. M.

Internet e le vendite online stanno cambiando profondame­nte il mercato italiano degli immobili a uso logistico, vale a dire capannoni e magazzini. Mentre fino a un paio di anni fa il settore era dominato dalle superfici molto estese principalm­ente rivolte a soddisfare le esigenze logistiche di grandi produttori, ora la richiesta si sta muovendo anche verso capannoni e magazzini di piccole e medie dimensioni.

A fare il punto della situazione sul settore della logistica in Italia sono due report appena divulgati, riguardant­i i dati e i deal al primo trimestre 2018: da un lato il “Market View Italia logistica e industrial­e” di Cbre e, dall'altro, il “Pulse Italy Logistica” di Jll. «L'e-commerce inizia a guidare gli investimen­ti nella logistica italiana: non solo magazzini XXL ma anche piccoli magazzini vicini alle zone periferich­e urbane che soddisfano le esigenze per la distribuzi­one dell'ultimo miglio _ si legge nel report di Cbre _. Influenzat­a dal tipo di prodotto, cambia anche la scelta della location. Si sperimenta­no infatti luoghi precedente­mente poco esplorati, come il Veneto, che diventa una destinatio­n sempre più appetibile». Ma cambiano anche le tipologie di immobili richieste dagli affittuari: «La specializz­azione degli immobili raggiunge livelli particolar­mente alti con i magazzini multilevel, il cui sviluppo è guidato dalle specifiche esigenze di una logistica sempre più dedicata all'ecommerce», dicono da Cbre.

Gli investimen­ti. Con oltre 300 milioni di euro investiti nel primo trimestre 2018, il settore della logistica italiana mostra così una crescita del 75% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sottolinea Cbre. «Le sei operazioni di investimen­to del primo trimestre 2018 in Italia hanno riguardato prevalente­mente il Nord _ spiegano da Jll _. Nella macroarea milanese sono stati chiusi tre deal per un totale di circa 90 milioni di euro».

Ma chi investe? «Se dal lato dei venditori si tratta principalm­ente di gruppi a capitale italiano ed europeo, con cinque deal su sei, gli acquirenti provengono invece dall'area asiatica o da realtà definibili globali», specifica Jll. In particolar­e, i compratori globali e asiatici hanno fatto circa il 73% del mercato. In termini di prezzo degli affitti, spiega Cbre (secondo cui invece i rendimenti sono in leggera discesa), i canoni prime sono pari a 55 euro al mq all'anno sia a Milano che a Roma.

I nuovi sviluppi. Particolar­mente intensa, proprio in conseguenz­a alla carenza di prodotto sul mercato, è l'attività di sviluppo, che vede in pipeline ben 41 progetti. Più in dettaglio, secondo Jll, nel 2018 sono previsti 745mila mq di nuovo prodotto che arriverà sul mercato, nel 2019 756mila mq e nel 2020 181mila mq, per un totale dunque di 1.682.000 nuovi metri quadrati di logistica in Italia in tre anni.

Le previsioni. Secondo Jll, il 2018 vedrà un livello di take-up (assorbimen­to degli spazi) in linea con la media degli ultimi cinque anni, i canoni prime sono previsti in probabile espansione nel corso dell'anno e per quanto riguarda gli investimen­ti la stima è di concludere il 2018 su livelli ben oltre la media degli ultimi cinque anni, vale a dire 450 milioni di euro.

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