«Per gestire gli asset prezioso il background tecnico»
Nella galassia delle specializzazioni manageriali legate al mondo del costruito, «l’asset manager è una professione da considerare con attenzione da parte di architetti e ingegneri che guardano con interesse al mercato immobiliare». Sacha Camerino, responsabile dell’area valorizzazione patrimonio di Cdp Immobiliare, intervenuto in un Master promosso dall’Università Iuav di Venezia, ha spiegato agli studenti come «la figura dell’asset manager sia centrale per chi fa sviluppo immobiliare e come il background tecnico sia prezioso e debba essere integrato con l’esperienza e l’attitudine ad avere visione ampia delle operazioni».
Per gestire un portafoglio di immobili servono strategie, competenze e idee. Le operazioni di successo sono quelle che hanno ricadute dirette sulla rigenerazione urbana e sulla valorizzazione immobiliare, non basta però che quadrino i conti con i business plan, serve un approccio che tenga al centro anche la qualità dei processi e dei progetti. «A partire dalla recente crisi del settore immobiliare, lo sviluppo e le attività legate al real estate sono cambiate, e per garantire le performance richieste dal mercato in continua evoluzione, è necessario ingranare una nuova marcia, saper parlare e capire i linguaggi dei professionisti, e cogliere le valenze dei diversi specialismi». Per Camerino «bisogna saper discutere anche di temi tecnici molto dettagliati, scegliere la strada più praticabile e mai perdere di vista i tempi, i costi e i ricavi. Più in generale, quando si valuta un’operazione immobiliare, le scelte si fanno guardando il sistema, e devono essere ponderate e guidate da una visione complessiva e non puntuale».
Gran parte delle Sgr oggi sono strutturate con degli asset manager che seguono il processo, e con dei fund manager che prendono decisioni e si relazionano con il mercato. «Servirebbe un’unica figura come somma delle due. Stiamo cercando di fare questo all’interno di Cdp Immobiliare – racconta l’architetto responsabile del settore – con un asset manager che si occupa della valorizzazione del patrimonio e che può contare su strutture tecniche interne che offrono dei servizi mirati nella fase di acquisizione, per la definizione di strategie nella redazione degli studi di fattibilità, nella fase realizzativa e fino alla vendita o alla locazione». L’asset manager deve saper verificare che gli investimenti siano coerenti con le soluzioni proposte da progettisti e urbanisti, e in linea con il piano industriale. Se ci sono varianti o correzioni da fare, si posso mettere nel conto, restando nel budget e considerando rischi e rendimenti. «L’asset manager deve entrare in gioco fin dall’inizio nel processo, deve avere potere decisionale, essere sempre in stretta relazione con le diverse aree di staff e – ribadisce Camerino – avere una visione a 360 gradi sull’operazione».