Mission impossible a Detroit
Il Gop candida al Senato James, veterano dell’esercito e imprenditore di colore
Detroit negli anni d’oro era la motorcity. La città di Ford e di Chrysler. Midwest anomalo, nel Michigan bianco, è una metropoli operaia dove l’80% della popolazione è nera. È anche la città della Motown Records dove è nato il soul. Da sempre regno incontrastato dei democratici: alle ultime presidenziali Hillary Clinton conquistò oltre il 90% delle preferenze. Per i repubblicani candidarsi a Detroit equivale a una “mission impossible”. Uno solo contro il mondo intero. Questa volta tocca a John James, 37 anni, veterano dell’esercito, imprenditore, repubblicano e, per giunta, di colore.
Non è detto che non ce la faccia. È candidato per una poltrona al Senato. Se la dovrà vedere con la senatrice democratica Debbie Stabenow, 66 anni, che si ripresenta per la quarta volta: alle ultime elezioni venne rieletta con 20 punti di scarto.
Prima ancora di aggiudicarsi le primarie, James ha ricevuto un “endorsement” di Donald Trump su Twitter:«@JohnJamesMI è (letterale in maiuscolo) SPETTACOLARE. Raramente ho visto un candidato con un così grande potenziale. Ha fatto l’accademia a West Point, è un manager di successo ed è un leader afroamericano. Sarà una star. Ha il mio pieno e totale sostegno». Firmato Donald J. Trump.
Dopo West Point, James ha lavorato 8 anni nell’esercito ed è stato in Iraq. È presidente della società di famiglia, la James Group, che opera nella logistica. È conservatore ed è nero, rarità nel partito. Al Senato al momento c’è un solo repubblicano di colore, Tim Scott della South Carolina. Si rende conto dello svantaggio competitivo che ha a Detroit dopo 24 anni di vittorie democratiche. Ma spera di trovare consensi «nelle persone disilluse della politica costrette a scappare sulla costa per trovare lavoro».
La città di Detroit, con l’onda lunga della crisi dei mutui, nel 2013 fu costretta a portare i libri in tribunale per bancarotta con 18,5 miliardi $ di debiti insoluti. L’anno dopo ripartì. Ma la popolazione si lecca ancora le ferite.
«Mio padre - dice James - si spostò nel Michigan perché questo era il posto dove la gente migrava da tutto il mondo per trovare opportunità economiche. Mi piacerebbe lavorare, a servizio di tutti, per contribuire a ricreare queste opportunità».
CAMPO DIFFICILE John James si presenta in un feudo incontrastato dei democratici