Il Sole 24 Ore

Allo studio maxi-sconto Ires e taglio Irpef dal 23 al 22%

Cantiere fisco. Imposta dal 24 al 15% sull’utile destinato ad assunzioni e investimen­ti - Flat tax con prelievo incrementa­le per i ricavi da 65mila a 100mila euro - Anche il concordato per la pace fiscale

- Marco Mobili

Maxi-detassazio­ne Ires per le imprese che reinveston­o gli utili; avvio del taglio Irpef dal 23 al 22%. Sono le novità del pacchetto fiscale cui lavora il pool economico della Lega. Si profila l’intesa per destinare 9 miliardi in 2 tappe al reddito di cittadinan­za. Non c’è intesa sul deficit al 2%.

Una maxi-detassazio­ne Ires per le imprese che reinveston­o gli utili in beni, macchinari, capannoni e anche assunzioni. Un avvio del taglio dell’Irpef con un punto in meno dal 23 al 22% della prima aliquota . Mentre le partite Iva si va via definendo il meccanismo della tassa piatta differenzi­ata a seconda delle soglie di ricavi e dell’avvio di un’ attività produttiva odi uno studio profession­ale. Sulla pace fiscale, invece, prosegue la messa a punto dei differenti meccanismi con più interventi: un concordato una tantum, un accertamen­to con adesione ad ampio raggio, la definizion­e delle liti pendenti e delle cartelle esattorial­i, nonché una terza versione della voluntary disclosure su contante e cassette di sicurezza. Sono le principali novità del pacchetto fiscale per la prossima manovra di bilancio cui sta lavorando il pool economico della Lega e che nei prossimi gironi verrà formalizza­to al vicepremie­r Matteo Salvini (forse già martedì nel secondo briefing della Lega sulla manovra)e subito dopo al ministro dell’Economia, Giovanni Tria.

Il Fisco è un cantiere aperto e lo sanno bene i due sottosegre­tari al Mef, Massimo Garavaglia e Massimo Bitonci, nonché il sottosegre­tario al Mit, Armando Siri. Quest’ultimo ha proposto ieri ai due colleghi di partito l’introduzio­ne di un maxi-sconto Ires sulla parte di utili che l’imprendito­re destina a nuovi investimen­ti o, per sostenere l’occupazion­e, dimostra che vengono utilizzati per nuove assunzioni. Su quella parte di utili non distribuit­i l’aliquota Ires scenderebb­e così di 9 punti percentual­i dal 24 al 15% e che coinvolger­ebbe tutti i soggetti Ires e renderebbe stabile e non più a tempo con il super el’ i pera mm mort amento il beneficio perle imprese.

Per ampliare il raggio d’azione delle misure , si lavora anche al taglio di un punto dal 23 al 22% della prima aliquota Irpef fino a 15mila euro. Costo dell’operazione circa 3 miliardi di euro che avrebbe effetti maggiori sul primo scaglione ossia su circa 18,4 milioni di contribuen­ti. Ma poco più di 10 milioni di questi soggetti sono già nella no-tax area e allo stesso tempo il punto in meno di Irpef porterebbe benefici anche a tutti gli altri contribuen­ti sul reddito incrementa­le.

Il meccanismo del maggior carico fiscale solo sulla parte crescente dei ricavi verrebbe esteso anche alla cosiddetta «flat tax» per le partite Iva. Come spiegano dalla Lega l’ipotesi messa a punto da Bitonci prevede un’aliquota del 15% su imprese e profession­isti che hanno ricavi fino a 65mila euro e un’aliquota più alta di 5 punti (dunque del 20%) sulla parte incrementa­le del fatturato fino a 100mila euro. Per chi si trova in questa seconda fascia resterà dovuta l’Iva e l’obbligo di contabilit­à semplifica­ta. In sostanza l’artigiano con 90mila euro di ricavi fino a 65mila euro applicherà un’aliquota del 15%, mentre sui restanti 25mila sconterà il 20 per cento. La terza aliquota del 5% è riservata invece alle nuove attività. Tra le novità l’ampliament­o della platea. A beneficiar­e del nuovo regime saranno anche le Sas, le Snc e le Srl che hanno aderito alla tassazione per trasparenz­a.

Oltre alla voluntary su contante e cassette di sicurezza (in Francia ha portato circa 5 miliardi), la pace fiscale da una parte prevederà una misura una tantum, una sorta di concordato di massa che preveda l’applicazio­ne di una percentual­e sui debiti imputati ai contribuen­ti (Iva esclusa) e relativi agli ultimi anni d’imposta. Dall’altra un intervento a regime improntato sull’accertamen­to con adesione e dunque su un pieno contraddit­torio tra fisco e contribuen­ti senza il pagamento di sanzioni e interessi e che spazi dal pre accertamen­to ai controlli, fino al contenzios­o con uno sconto sulle liti pendenti.

Aliquota agevolata. Il maxisconto Ires scatterebb­e anche per gli investimen­ti in macchinari

 ?? IMAGOECONO­MICA ??
IMAGOECONO­MICA
 ??  ?? La proposta Detassazio­ne degli utili destinati dall’impresa a nuovi investimen­ti o a nuove assunzioni. A proporla ieri il sottosegre­tario al Mit, Armando Siri
La proposta Detassazio­ne degli utili destinati dall’impresa a nuovi investimen­ti o a nuove assunzioni. A proporla ieri il sottosegre­tario al Mit, Armando Siri

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy