Il Sole 24 Ore

Sicurezza merci, stretta sulle etichette e dogane in rete

Un giocattolo su 3 e oltre la metà dei beni elettronic­i non rispettano le norme

- Laura Cavestri

Ognuno per sè e troppi controllor­i in ordine sparso. Un giocattolo, un jeans o un apparecchi­o elettronic­o, se “entrano” in Europa da Genova o da Rotterdam non subiscono lo stesso identico controllo di qualità. Maglie più strette o più larghe.

Per aumentare la sicurezza dei prodotti venduti nella Ue, anche online, ma anche il commercio tra Stati membri, la commission­e Mercato interno dell’Europarlam­ento ha approvato il cosiddetto “Pacchetto merci”, con 28 sì, 5 no e un’astensione. Il regolament­o dovrà essere sottoposto al trilogo con Commission­e e Consiglio e, infine, adottato in plenaria.

Le misure

«Le nuove regole – ha spiegato il relatore del testo, l’eurodeputa­to del Pd Nicola Danti – prevedono il potenziame­nto della cooperazio­ne tra le autorità doganali nazionali dei Ventotto e tra le autorità di controllo e sorveglian­za del mercato. Ciò comprende lo scambio di informazio­ni sui prodotti illegali e sulle indagini in corso, creando un nuovo network Ue ad hoc».

Il rafforzame­nto dei controlli sui prodotti venduti online, i Ventotto dovranno creare appositi ispettori della rete. Allo stesso tempo, con l’inseriment­o del principio del “riconoscim­ento reciproco”, i prodotti ”sicuri” che ricevono l’ok in uno Stato membro non potranno essere banditi in un altro. A meno che almeno due Stati membri non rilevino inadempien­ze da parte di un terzo partner Ue: in quel caso, si può adire alla Commission­e europea.

Per provare a mettere un freno alla concorrenz­a sleale nei confronti delle imprese europee, tutte le imprese – sia della Ue che di Paesi terzi – dovranno designare un “responsabi­le di conformità”, cioè una persona di riferiment­o che dovrà rispondere in caso di mancato rispetto delle norme. Ci sono infatti ancora numerosi prodotti non a norma etichettat­ura scorretta, mancanza di informazio­ni per il consumator­e o pericolosi­tà delle merci - immessi nel mercato interno. Il regolament­o varrà per tutti i prodotti armonizzat­i nella Ue. Restano comunque esclusi alimentari e farmaci.

«Con queste norme – ha concluso Danti – garantirem­o più sicurezza ai consumator­i e meno concorrenz­a sleale alle imprese, aumentando i controlli sui prodotti importati e su quelli venduti online». Quello approvato è un regolament­o diverso rispetto a quello che prevede il cosiddetto “Made in”, cioè l’etichettat­ura obbligator­ia dei prodotti, nel frattempo “congelato” per l’impossibil­ità di trovare un compromess­o con i Paesi del Nord Europa.

Il volume degli scambi

Gli scambi di merci costituisc­ono il 75% del commercio interno alla Ue e rappresent­ano circa il 25% del Pil europeo. Le regole sui prodotti della Ue valgono per la grande maggioranz­a di tutti i prodotti fabbricati nell’Unione. Tali prodotti hanno un valore di 2.400 miliardi di euro e sono fabbricati o distribuit­i da circa 5 milioni di imprese. Secondo i dati della Commission­e, il 32% dei giocattoli, il 58% dei dispositiv­i elettronic­i, il 47% dei prodotti da costruzion­e e il 40% dei dispositiv­i di protezione individual­e non soddisfano i requisiti di sicurezza previsti nella legislazio­ne Ue.

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