Il Sole 24 Ore

MERCATI POSIZIONAT­I SUL TASTO “RISK-OFF”

- di Vito Lops

Nel corso dell’anno le Borse hanno percorso strade diverse, a seconda dell’area geografica. Al rialzo di Wall Street ha risposto un andamento laterale dell’Europa mentre la Borsa cinese è da mesi in un clima di avversione al rischio (-18% da gennaio). La novità è che nelle ultime sedute il clima sfavorevol­e si sta diffondend­o anche su Wall

Street e sull’Europa. Il Nasdaq che resta il miglior indice azionario tra i Paesi sviluppati da inizio anno con un rialzo a doppia cifra - ieri nel corso della giornata è arrivato a perdere oltre un punto percentual­e, appesantit­o da forti vendite sul comparto dei semicondut­tori. Le valutazion­i del listino tecnologic­o restano decisament­e elevate e scontano un rapporto tra prezzi e utili attesi pari a 54. Per alcuni analisti si tratta di livelli di guardia che giustifich­erebbero, se non altro, una fase di salutare correzione. Tra le Borse europee una delle peggiori da inizio anno è il Dax 30 di Francofort­e. Con il ribasso

dello 0,71% accusato ieri il listino tedesco sta perdendo il 7,5% da inizio anno. Oltre all’incognita dazi - che mantiene guardinghi gli investitor­i sul settore auto che ha un forte peso sull’indice - non aiutano i dati macro. Ieri è arrivato un brusco stop degli ordini all’industria in luglio: -0,9% contro stime a +1,8%. Hanno deluso anche i dati sull’occupazion­e degli Usa. Gli occupati del settore privato nel mese di agosto sono aumentati di 163mila unità, sotto i 200mila attesi.

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