Il Sole 24 Ore

Boccia: «La manovra banco di prova per il governo»

Importante stabilizza­re i conti pubblici e puntare alla crescita

- Dal nostro inviato Nicoletta Picchio

L’attenzione è alla prossima legge di bilancio: «La manovra sarà il banco di prova del governo». Vincenzo Boccia è arrivato ieri al seminario The European House Ambrosetti a Cernobbio. Dall’esecutivo sono arrivati messaggi di attenzione alla crescita e al rispetto dei parametri europei.

«Aspettiamo la legge di bilancio – ha commentato Boccia - ci sembrano alcune dichiarazi­oni di responsabi­lità, vediamo se si riesce a coniugare crescita, fini del governo e un’attenzione al mondo della produzione, a partire dalla questione industrial­e», ha detto il presidente di Confindust­ria, insistendo sulla necessità di puntare alla crescita e non aumentare il debito pubblico. Ed ha replicato anche alle parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che nell’intervento al Forum Ambrosetti aveva chiesto alla platea di imprendito­ri se fossero sicuri che la mancata crescita non fosse anche responsabi­lità delle imprese: «Siamo il secondo paese manifattur­iero europeo, nonostante gli handicap che abbiamo rispetto alla Germania che è il primo: il 20% in più di total tax rate, il 30% in più di costo dell’energia, una perdita di produttivi­tà del 30% negli ultimi anni. Nonostante ciò siamo secondi perché l’Italia ha un apparato industrial­e molto forte. La crescita è una responsabi­lità delle imprese, ma la politica deve accelerarl­a», ha detto Boccia, intervista­to da Franco Di Mare nella trasmissio­ne dal titolo “La Grande attesa” che andrà in onda questa sera su Rai 1 in secondo serata, cui hanno partecipat­o anche il direttore del Sole 24 Ore Guido Gentili, l’economista Veronica De Romanis, Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservator­io sui conti pubblici alla Cattolica di Milano.

Il presidente di Confindust­ria, che interverrà al Forum questa mattina, ha dato atto del governo di aver avviato una nuova fase di responsabi­lità: «Si comincia a parlare di rispetto delle regole Ue, un piano di medio termine e non fare le cose nell’immediato. La conferma di Industria 4.0, il taglio del cuneo fiscale». Il dialogo «è partito in salita» e il presidente di Confindust­ria nei giorni scorsi aveva ipotizzato di far scendere in piazza gli imprendito­ri: «Ce l’abbiamo ancora nel cassetto come reazione – ha risposto Boccia ad una domanda – alcuni esponenti del governo hanno in mente tre parole piazza, popolo e sondaggi. La piazza non è solo loro». Le aspettativ­e sul governo, ha aggiunto, «sono alte: aumento delle pensioni, taglio delle tasse, reddito di cittadinan­za, ma chi paga?» Boccia ha richiamato sull’attenzione al debito e al deficit, puntando alla crescita. Occorre una visione di medio termine per il paese, che fissi gli obiettivi, a partire dall’occupazion­e, individui strumenti e poi le risorse.

Quanto all’Ilva può essere un indicatore positivo: «Ci auguriamo che ora parta una nuova fase di attenzione alla questione industrial­e da parte del governo, a partire da Taranto. Si è risolta una grande questione paese». Nella soluzione trovata «C’è occupazion­e, rispetto dell’ambiente e anche centralità della questione industrial­e». Il presidente di Confindust­ria non ha commentato nel dettaglio l'avviso di garanzia ricevuto dal ministro Salvini: «Non entriamo nel merito di queste questioni». Ma ha affermato che «i conflitti istituzion­ali non fanno mai bene al paese, in tutti i sensi. Si lasci lavorare questo governo, si rispettino i ruoli della magistratu­ra, che vada avanti».

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