Boccia: «La manovra banco di prova per il governo»
Importante stabilizzare i conti pubblici e puntare alla crescita
L’attenzione è alla prossima legge di bilancio: «La manovra sarà il banco di prova del governo». Vincenzo Boccia è arrivato ieri al seminario The European House Ambrosetti a Cernobbio. Dall’esecutivo sono arrivati messaggi di attenzione alla crescita e al rispetto dei parametri europei.
«Aspettiamo la legge di bilancio – ha commentato Boccia - ci sembrano alcune dichiarazioni di responsabilità, vediamo se si riesce a coniugare crescita, fini del governo e un’attenzione al mondo della produzione, a partire dalla questione industriale», ha detto il presidente di Confindustria, insistendo sulla necessità di puntare alla crescita e non aumentare il debito pubblico. Ed ha replicato anche alle parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che nell’intervento al Forum Ambrosetti aveva chiesto alla platea di imprenditori se fossero sicuri che la mancata crescita non fosse anche responsabilità delle imprese: «Siamo il secondo paese manifatturiero europeo, nonostante gli handicap che abbiamo rispetto alla Germania che è il primo: il 20% in più di total tax rate, il 30% in più di costo dell’energia, una perdita di produttività del 30% negli ultimi anni. Nonostante ciò siamo secondi perché l’Italia ha un apparato industriale molto forte. La crescita è una responsabilità delle imprese, ma la politica deve accelerarla», ha detto Boccia, intervistato da Franco Di Mare nella trasmissione dal titolo “La Grande attesa” che andrà in onda questa sera su Rai 1 in secondo serata, cui hanno partecipato anche il direttore del Sole 24 Ore Guido Gentili, l’economista Veronica De Romanis, Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici alla Cattolica di Milano.
Il presidente di Confindustria, che interverrà al Forum questa mattina, ha dato atto del governo di aver avviato una nuova fase di responsabilità: «Si comincia a parlare di rispetto delle regole Ue, un piano di medio termine e non fare le cose nell’immediato. La conferma di Industria 4.0, il taglio del cuneo fiscale». Il dialogo «è partito in salita» e il presidente di Confindustria nei giorni scorsi aveva ipotizzato di far scendere in piazza gli imprenditori: «Ce l’abbiamo ancora nel cassetto come reazione – ha risposto Boccia ad una domanda – alcuni esponenti del governo hanno in mente tre parole piazza, popolo e sondaggi. La piazza non è solo loro». Le aspettative sul governo, ha aggiunto, «sono alte: aumento delle pensioni, taglio delle tasse, reddito di cittadinanza, ma chi paga?» Boccia ha richiamato sull’attenzione al debito e al deficit, puntando alla crescita. Occorre una visione di medio termine per il paese, che fissi gli obiettivi, a partire dall’occupazione, individui strumenti e poi le risorse.
Quanto all’Ilva può essere un indicatore positivo: «Ci auguriamo che ora parta una nuova fase di attenzione alla questione industriale da parte del governo, a partire da Taranto. Si è risolta una grande questione paese». Nella soluzione trovata «C’è occupazione, rispetto dell’ambiente e anche centralità della questione industriale». Il presidente di Confindustria non ha commentato nel dettaglio l'avviso di garanzia ricevuto dal ministro Salvini: «Non entriamo nel merito di queste questioni». Ma ha affermato che «i conflitti istituzionali non fanno mai bene al paese, in tutti i sensi. Si lasci lavorare questo governo, si rispettino i ruoli della magistratura, che vada avanti».