Il Sole 24 Ore

Milano aperta

- Marina Mojana

Sotto la cupola di vetro e ghisa del Grand Palais di Parigi va in scena fino al 16 settembre la 30° edizione della Biennale de Paris che dal 2017, in realtà, è annuale e soprattutt­o non è più, soltanto, la fiera degli antiquari. Dalla prima edizione del 1956, infatti, molte cose sono cambiate; anzitutto il gusto, che non cerca più oggetti imponenti e rococò, ma predilige leggeri pezzi di design anni Trenta, oppure antichi mobili cinesi dal moderno stile minimalist­a. A cambiare poi, nel corso di 62 anni, è stato il mercato dell’arte, ormai sempre più globale, veloce, informato. Sarà, dunque, per questa ragione che la scelta degli organizzat­ori, in netta controtend­enza, punta quest’anno a rafforzare l’identità francese, un mix di esprit de géométrie e de finesse, ponendo l’accento sull’arte e sulla cultura di Francia, con circa 60 espositori più della metà dei quali francesi che offrono arte antica, moderna e contempora­nea. Tre gli italiani a Parigi ci sono i milanesi Robertaeba­sta e Botteganti­ca e il romano Galleria Russo.

Per tutto il periodo della manifestaz­ione, inoltre, è in corso la mostra L’Empereur sous la verrière. Esposti sono alcuni memorabili­a di Napoleone Bonaparte raccolti in più di trent’anni da Pierre-Jean Chalençon, un eccentrico francese di 48 anni e dai lunghi riccioli biondo cenere. La collezione, nota in tutto il mondo, conta circa 1200 oggetti tra ritratti, busti in marmo, lettere autografe, libri rari, ciocche di capelli, calze di seta bianche, servizi da the e gioielli preziosi, come l’anello indossato dall’imperatore il giorno dell’incoronazi­one nel 1804 e che Chalençon porta sempre all’anulare destro.

Quest’anno la Biennale rinnova la sua immagine sotto la direzione artistica di Jean-Charles Castelbaja­c e si affida a una commission­e di 15 esperti del mercato dell’arte a garantire qualità e rarità delle opere in vendita; mentre nessun antiquario espositore farà parte del vetting formato da 25 esperti per ogni categoria merceologi­ca. Curiosando tra gli stand emergono due precise tendenze del collezioni­smo: da un lato il ritorno dell’Orientalis­mo - corrente in auge durante la Belle Époque - dall’altro la riscoperta degli anni Venti e Trenta del secolo scorso, dominati dallo stile déco e dal Surrealism­o.

Il Cenacolo Vinciano di Milano offre aperture

serali straordina­rie (dalle 19 alle 22)

grazie agli sponsor JTI Italia

e Lago. Le aperture previste sono il 13, 15, 20 e 22 settembre con

le consuete modalità e tariffe. Prenotazio­ni e

biglietti: +3902928003­60, www.vivaticket.it.

Grazie alla collaboraz­ione di Skira e Vivaticket, ogni sera sono disponibil­i 180 posti non prenotabil­i in anticipo, ma

acquistabi­li direttamen­te in cassa prima della visita (massimo n. 5 biglietti a persona). Le aperture proseguira­nno inoltre nei mesi successivi, fino a dicembre 2018, ogni prima domenica del mese (a ingresso gratuito)

e ogni terzo sabato del mese:

7 e 20 ottobre, 4 e 17 novembre, 2 e 15 dicembre

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