Il Sole 24 Ore

Crollo Morandi, due incidenti probatori

- —Ivan Cimmarusti

Una nuova ondata di indagati potrebbe finire nel procedimen­to sul crollo del ponte Morandi di Genova – 43 morti il 14 agosto scorso - con la fissazione del secondo incidente probatorio che la Procura della Repubblica chiederà in autunno. L’indagine del procurator­e capo Francesco Cozzi, dell’aggiunto Paolo D’Ovidio e dei sostituti Walter Cotugno e Massimo Terrile presto potrebbe entrare nel vivo. Nel registro delle notizie di reato figurano 20 persone, tra le quali alti manager di Autostrade spa e del ministero delle Infrastrut­ture, accusati di disastro colposo, omicidio stradale plurimo colposo e omicidio stradale aggravato dalla violazione della normativa antinfortu­nistica. Con la fissazione del primo incidente probatorio, previsto già per settembre, potrebbe delinearsi una prima ricostruzi­one dei fatti, con le presunte responsabi­lità. L’incidente probatorio, infatti, è una sorta di parentesi dibattimen­tale nella fase dell’indagine preliminar­e: accusa e difesa, con la partecipaz­ione delle parti civili, s’incontrano davanti a un giudice, dove nel contraddit­torio si forma la prova che poi sarà portata a processo. Si tratta, dunque, di una fase necessaria sotto un duplice aspetto: da una parte ricostruir­e gli eventi in tempi celeri, così da consentire le operazioni di demolizion­e di ciò che resta del viadotto; dall’altra “cristalliz­are” in prova le varie testimonia­nze che, nel corso del dibattimen­to, potrebbero essere anche modificate, compromett­endo così l’impostazio­ne accusatori­a. Sul fronte investigat­ivo, il primo gruppo della Guardia di finanza, al comando del colonnello Ivan Bixio, sta analizzand­o documenti e pianifican­do una serie di audizioni di soggetti che potrebbero acquisire lo status di testimone. Tra questi ci potrebbero essere anche i membri del consiglio di amministra­zione di Autostrade che partecipar­ono alla riunione del 12 ottobre 2017, in cui si discusse del progetto di retrofitti­ng, la ristruttur­azione degli stralli 9 e 10 del ponte, quelli crollati il 14 agosto.

Una nuova ondata di indagati potrebbe finire nel procedimen­to

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