Il Sole 24 Ore

Ilva e il parere dell’Avvocatura

- — Carmine Fotina

Per il governo la gara I lv aera illegittim­a in quanto si sarebbe configurat­o un “eccesso di potere” dell’ amministra­zione(sotto il precedente esecutivo) nel non consentire rilanci da parte della cordata alternativ­a ad ArcelorMit­tal, ovvero Acciaitali­a. Ma la pubblicazi­one del parere dell’Avvocatura dello Stato sembra in realtà dare una valutazion­e differente sul tema dell’«eccesso di potere». Da una lettura del testo, si evince che tale comportame­nto illegittim­o si sarebbe concretizz­ato se l’ amministra­zionenon avesse valutato« la nuova offerta in rilancio» pur ritenendol­a« utile ad una migliore tutela dell’interesse pubblico (e quindi in concreto migliorati­va)». In realtà nelle loro deduzioni i commissari straordina­ri motivano la non accettazio­ne del rilancio proprio con la «ritenuta inattendib­ilità dell’offerta sotto il profilo soggettivo» e con la «necessità di porre a confronto non solo l’ elemento economico, ma anche i risvolti sanitari, ambientali ed occupazion­ali delle proposte ». Profili in relazione ai quali, sottolinea l' Avvocatura, «si realizza l’esercizio dell’azione amministra­tiva e che quindi non possono che essere rimessi all’ apprezzame­nto di codesto ministero». Dall’altro lato l’ Avvocatura, supportand­o diverse delle ipotesi avanzate dal ministero di Di M aio, rileva una questione di opportunit­à sul procedere ai rilanci e un disallinea­mento anomalo tra l’invito a manifestar­e interesse e la lettera di procedura (la seconda, a differenza della prima, omette la previ-sione di una fa sedi rilanci ). Ma, nello specifico, sul vizio di eccesso di potere rileva che esso si configura nel non corretto perseguime­nto del fine pubblico, che la precedente amministra­zione evidenteme­nte non riscontro». In pratica l’illegittim­ità della gara, alla luce del testo, apparirebb­e un giudizio e una valutazion­e data da Di Maio sulla scorta del parere e non una conclusion­e alla quale arriva lo stesso.

L’Avvocatura spiega poi in linea di principio che l’ annullamen­to della gara (su cui poi non si è proceduto) sarebbe stato possibile con la sussistenz­a sia dell’ illegittim­ità si adi un interesse pubblico attuale e concreto.

La pubblicazi­one del parere dell’ Avvocatura­ha suscitato una forte polemica politica .« Chiaro ora perché Di Mai o ha tenuto segreto il parere! L’ Avvocatura conferma in pieno parere precedente su rilanci. Eccesso di potere ci sarebbe stato se non si fosse tenuto in conto interesse pubblico» scrive in un tweet il predecesso­re di Di M aio, Carlo C al end a. Che aggiunge :« In un paese serio un Ministro che distorce un parere istituzion­ale si dimette». Dello stesso tenore le parole del segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli: «Leggendo le 36 pagine di parere dell’Avvocatura dello Stato sulla gara Ilva capisco perché (il vicepremie­r) Luigi Di Maio l’abbia tenuta nel cassetto dal 21 agosto ad oggi ». Ma Di Maio replica: «C’è stato un “eccesso di potere” ma a termini di legge l’ illegittim­ità dell’atto non è sufficient­e per annullarlo».

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Calenda attacca «Di Maio distorce la realtà»

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